UNA CORDATA EUROPEA
UNA CORDATA EUROPEA
Lothar Brandler
Germania / 1964 / 14'
UNA CORDATA EUROPEA
Lothar Brandler
Germania / 1964 / 14'
Translator
 

Translator

L'idea di questo film nasce dalla prefazione che un vecchio amico e collaboratore del festival, Guido Tonella, scrisse per un libro di Anderl Heckmair, 1946, lanciando la proposta di una cordata che unisse idealmente e materialmente alpinisti - uomini di pace - di Paesi diversi. I tedeschi plaudirono in modo speciale a quella proposta e ciò è facilmente comprensibile se ci rifacciamo all'atmosfera di quei tempi di odio e di ferite non ancora rimarginate dell'ultima guerra mondiale. E' ben vero che ci vollero diciotto anni per concretizzare la proposta di Tonella, mane venne fuori questo bel film di Brandler che illustra con sequenze precise, rapide, congeniali alla strapiombante parete, la scalata della direttissima sulla Nord della Cima Grande, via aperta nel 1958 dallo stesso regista. L'impresa è stata realizzata da tre famosi alpinisti: il francese Pierre Mazeaud, il tedesco Winfried Ender e l'italiano Roberto Sorgato, i quali compiono l'ascensione in perfetta intesa e collaborazione, svolgendo impeccabilmente il tema proposto.

Regista

Lothar Brandler

Nato nel 1936 a Dresda, Lothar Brandler è una singolare personalità che ha saputo esprimere la propria passione per la montagna prima in qualità di alpinista estremo, ed in seguito nelle vesti di regista cinematografico. Dopo aver iniziato a frequentare rocce e pareti verticali a soli 11 anni, nel 1958 ha aperto la celebre “direttissima” sulla parete nord della Grande di Lavaredo. Negli anni successivi è stata quindi la volta di altre importanti imprese come la Roda de Vael, la parete nord dell'Eiger e quella delle Grandes Jorasses. Come regista ha girato 130 documentari e tre lungometraggi: è risultato vincitore per ben tre volte al Filmfestival di Trento negli anni 1964, 1967 e 1974, aggiudicandosi anche altri preziosi riconoscimenti.
Nato nel 1936 a Dresda, Lothar Brandler è una singolare personalità che ha saputo esprimere la propria passione per la montagna prima in qualità di alpinista estremo, ed in seguito nelle vesti di regista cinematografico. Dopo aver iniziato a frequentare rocce e pareti verticali a soli 11 anni, nel 1958 ha aperto la celebre “direttissima” sulla parete nord della Grande di Lavaredo. Negli anni successivi è stata quindi la volta di altre importanti imprese come la Roda de Vael, la parete nord dell'Eiger e quella delle Grandes Jorasses. Come regista ha girato 130 documentari e tre lungometraggi: è risultato vincitore per ben tre volte al Filmfestival di Trento negli anni 1964, 1967 e 1974, aggiudicandosi anche altri preziosi riconoscimenti.

Premi

TROFEO GRAN PREMIO "CITTÀ DI TRENTO"
Ed. 1964

Galleria