Il più grande esploratore, Sir Ranulph Fiennes, ha sofferto per gravi congelamenti, cecità da neve, per l'estrema fatica e ancora per varie ferite. Egli stesso ed il suo compagno, il dottor Mike Stroud, sono sopravvissuti a stento con razioni da fame ad una temperatura al di sotto dei -50 Celsius. Eppure hanno continuato a lottare per raggiungere il loro scopo: superare a piedi le 900 miglia necessarie per raggiungere il Polo Nord dal Circolo Artico senza l'ausilio di squadre di soccorso.
Nello stesso tempo una spedizione norvegese aveva programmato un tentativo di raggiungere il Polo Nord da un'altra direzione. E' nata così una corsa, che stranamente ricorda la strenua competizione tra Scott ed Amundsen 80 anni fa. Il risultato di quella corsa è ancora oggetto di accese discussioni negli ambienti dei geografi. La grande sfida polare rimarrà infine ancora aperta?