Monti di Longarone

Pietro Sommavilla mostra di fare tesoro dell’eredità di Giovanni Angelini, valorizzando i sentieri dimenticati e raccogliendo le testimonianze di coloro che hanno frequentato queste cime e queste valli. Il volume spazia dalla Val Tovanella al Col Fasón alla Cima de l’Albero, dalla Val Costa dei Nass, alle Pale de la Cazéta, dalla Zengia de l’Adriano all’esplorazione del versante nord del Pèlf, la Montagna del Fontanón. Ampio spazio è dedicato alla conca di Caiada: la dorsale Bécola-Cima Saline, le Crode de la Rachéta, le Zime e il Zimón de Caiada. La parte escursionistica-alpinistica si chiude con lo Spiz Galìna. Arricchiscono la pubblicazione contributi di autori diversi con approfondimenti a carattere archeologico e storico, geologico e geomorfologico, naturalistico. È stata volutamente data voce a montagne “minori” un tempo fortemente antropizzate e frequentate per attività comuni come la fienagione, il pascolo, lo sfruttamento del bosco e la caccia, oggi molto spesso dimenticate.