Il film documenta lo spopolamento dell'alta montagna da parte di chi per anni con duro lavoro si era sobbarcato l'onere della sistemazione e del controllo dei prati e dei boschi, impedendone così un pericoloso degrado. Usufruendo di materiali di repertorio, si ripercorre la vita di Salvatore e Bruna in un alto maso di montagna a 1400m di altitudine nella Valle di Sole. L'abbandono del casolare risale a circa una decina di anni fa, quando la coppia ha ritenuto opportuno avvicinarsi alla società del fondo valle. Oggi quello che ieri era pieno di vita e ben ordinato si presenta desolatamente vuoto, in rovina, triste e silenzioso.
Director
Claudio Redolfi
Claudio Redolfi began making amateur films in 1965. In the 1990s, he opened his own production studio and made a range of tourism/sports and culture/education documentaries. One of his most evocative was entitled “L’erede di Moresana” about life on a mountain farmstead in Valle di Sole. He has presented a vast array of films at the TrentoFilmfestival since the 1970s; some of his main entries include “Lettera al nonno”, “Evoluzione”, “Caserando”, “Guardandomi indietro”, ‘L’ombra”, “Un venerdi verso le tre”, and “El salvin”.