Quintino Sella

Lo statista con gli scarponi

STORIA ALPINISTICA
La lettera del Monviso di Quintino Sella, ovvero il resoconto della scalata che ha portato alla fondazione del Club Alpino Italiano nel 1863, è uno titolo storico molto citato e celebrato. Ma cos’altro ha scritto di montagna il fondatore del Cai? Lo svela questa raccolta di testi rari e perfino inediti, che oltre a contenere la famosa lettera inviata all’amico Gastaldi fa luce su aspetti poco conosciuti e sorprendenti della sua vita. Tre anni prima che nascesse l’Alpine Club, l’“inglese di Biella”, come lo chiamava l’abbé Gorret, fu tra i primi a scalare il Breithorn. Nel 1864 sognò persino di salire il Cervino insieme a Carrel per issarvi il tricolore, riuscendovi solo alcuni anni dopo, quando vinse anche il Monte Bianco e diede testimonianza delle sue imprese e della sua passione per le vette nei molti convegni del Cai da lui presieduti. Pagina dopo pagina, dai taccuini, dai bollettini Cai, dalle lettere e dai discorsi alpini, emerge in tutta la sua complessità il profilo inconsueto del marito affettuoso, del padre amorevole, dell’amico attento, dell’abile statista, ma soprattutto dell’alpinista instancabile e appassionato che scalava le montagne della patria con l’anelito di “rendere uomini” e di “fare gli italiani”.

Authors

Pietro Crivellaro (a Cura Di)

Publishers

CAI

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Year of publication

2021

Subjects

Biografie, autobiografie