I monaci buddisti - i gialli bonzi - e la liturgia praticata nella Tailandia, con ampi riferimenti all'arte sacra, danno vita a questa attenta documentazione. Feste religiose e "vestizioni", all'ombra degli smisurati templi dalle cupole a pagoda od a piramide; e l'istruzione dei seminaristi ed il culto per le antiche statue di Budda, coperte di muffa nei vecchi templi in rovina, ed ancora spunti di folclore sulle vie acquatiche di Bangkock, sono oggetto di analisi e divagazioni, a carattere rigorosamente informativo.