Il film attraversa le Alpi Giulie percorrendo i vecchi sentieri che già aveva percorso Hulius Kugy tra '800 e '900, diventando lo scopritore e in cantore delle Giulie. Cerca di riprendere la lezione di Kugy, on solo come alpinista, ma anche di uomo di cultura, e i percorsi diventano una ricostruzione del mosaico culturale di queste zone. Il film è rigorosamente trilingue (italiano, sloveno, tedesco) e invece di sottolineare le diversità cerca il filo comune ce unisce le genti di montagna. Qui, quasi tutte le montagne hanno sempre quattro nomi: italiano, sloveno, tedesco, friuliano. Ci si ferma ai rifugi, dove tutti cercano di assimilarsi, piuttosto che distinguersi. I gestori raccontano le loro storie, le motivazioni che spingono a questa scelta di vita impegnativa. Le storie dei rifugi si incrociano con quelli che passano da quelle parti, perchè queste montagne sono parte integrante della loro vita: gli alpinisti Ignazio Piussi, Cirillo Floreanini e Nives Meroi, lo sciatore estremo Luciano De Crignis, gli alpinisti sloveni Dusan Jelincic e Igor Skamperle, il presidente della Repubblica di Slovenia Milan Kucan, Klaus Kummerer dell'Alpenverein di Villach e tanti altri. Sono storie d'alpinismo, filosofie di vita, storie di una umanità che non c'è più.
Director
GIAMPAOLO PENCO
Born in Trieste in 1954, in 1979 he graduated in modern literature, with a thesis on the history of cinema. He specialised in modern cinema techniques and was assistant director at the Association Varan in Paris. A television director since 1983, since 1990 he has been one of the founder members and creative manager of Videoest in Trieste. He has written, directed and produced numerous artistic, historical and nature films, along with advertising and industrial films.