ARCOBALENO ITALICO N. 14 - “BRENNERO-CORTINA-VENEZIA”
ARCOBALENO ITALICO N. 14 - “BRENNERO-CORTINA-VENEZIA”
Ubaldo Magnaghi
Italia / 1953 / 10'
ARCOBALENO ITALICO N. 14 - “BRENNERO-CORTINA-VENEZIA”
Ubaldo Magnaghi
Italia / 1953 / 10'

Un documentario INCOM che racconta l'Italia settentrionale degli anni 50:
- Il passaggio doganale del Brennero, la sede dell'Aci con alcuni turisti che chiedono informazioni agli uffici.
- Il paese di Fortezza, poi Ortisei, i campi di sci con sciatori; le madonnine agli angoli delle strade.
- Il paese di Brunico con il fiume ghiacciato che lo attraversa, il suggestivo paesaggio nordico con gli alberi carichi di neve e ghiaccio.
- Il paese di Monguelfo con il suo campanile.
- Il paese di Dobbiaco e la Val Pusteria, attraversata dal treno delle Dolomiti.
- Un pullman turistico che arriva a Cortina, l'Hotel de la Posta con turisti che prendono il sole ed alcune valligiane con i vestiti tradizionali; gli ospiti degli alberghi giocano a carte e conversano davanti al camino.
- La funivia che porta al Faloria, i villeggianti che prendono il sole ad alta quota.
- La pista di bob, la gara di salto sulla pista di Cortina sulla quale alcuni sciatori si esibiscono, lo stadio del ghiaccio.
- Le cime al tramonto.
- Pieve di Cadore: la piazza con la torre, il monumento a Tiziano, il campanile.
- Belluno: Palazzo dei podestà e altri scorci della città.
- ll ponte di Mestre con un treno che corre.
- Venezia: il ponte di Rialto, scorci della città sotto le brume del mattino; scorci della laguna e delle isole vicine.
- Il tramonto su Venezia.

Regista

Ubaldo Magnaghi

Magnaghi è stato un regista documentarista.
Ha esordito nel documentario facendo tesoro delle avanguardie cinematografiche europee degli anni '20, lavorando successivamente in grandi istituzioni nazionali come Incom e Luce.
Da un punto di vista artistico, l'attività culturale milanese negli anni Trenta fu molto vivace: stimolata dai vari dibattiti sulla sperimentazione nel campo del cinema. Il periodo milanese di Magnaghi (1932-1936) alimenta l'evoluzione della poetica e dello stile del regista.

Cofondatore nel 1930 del Cine-Club di Milano (divenuto presto Cineguf, con il circolo di Venezia di Francesco Pasinetti)