Dalle biacnhe pareti rocciose che strapiombano sopra Chamonix rimbalzano voci nel sussulto delle valanghe. Molti nomi si perdono giù dalle pareti rocciose, come da essi erano precipitati gli uomini. Ecco il cantiere: un breve terrazzo di roccia e ghiaccio da cui si scende a lavorare, appesi ad una corda. A poca distanza il Bianco. Ogni giorno si ricomincia là dove la tormenta ha distrutto. Dal 1950 al 1955 più di trenta operai hanno lavorato sulle sommità. Alla sera ritrovano i loro vecchi compagni: l'isolamento e la solitudine. In una galleria scavata con le mine il refettorio. Poi, un giorno, finiscono le dure fatiche, finisce l'avventura. Inizia ora il divertimento: sono turisti quelli che salgono. Ma dalle bianche pareti continua il vento a urlare i molti nomi di quelli che hanno invece sofferta la grande avventura.
Regista
André Gillet
Regista Francese