LES ROCHERS DE BELOGRADTCHIK
LES ROCHERS DE BELOGRADTCHIK
Johann Rosev
Bulgaria / 1955 / 22'
LES ROCHERS DE BELOGRADTCHIK
Johann Rosev
Bulgaria / 1955 / 22'
Translator
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Attorno alla città bulgara di Belogradchik si rizzano fantastici monoliti rocciosi, tumultuose onde pietrificate, catene sfasciate da remotissimi assestamenti tellurici.
Quaranta milioni di anni fa, all'inizio della formazione geologica dei Balcani, le rocce di quella che è la moderna Belogradchik assumevano l'aspetto fratturato e lunare che i venti e le piogge hanno poi modellato e rifinito con un lavoro immane e impercettibile.
È un territorio montano di 70 chilometri di lunghezza per 5 di larghezza, sul quale la macchina da presa coglie figure antropomorfe d'incubo: "Il monaco sorridente", "Adamo ed Eva", "Il vagabondo" ecc.; pesanti sagome animalistiche "L'orso", "La sfinge", "Il leone di pietra"; torri e bastoni irreali, fra caverne e fessure.
Attraverso gli spettrali giganti, che la sera si profilano sul cielo terso, si delinea ancora l'antica strada che un tempo congiungeva Roma con la città fortificata di Ratiaria, sul Danubio. E gli avanzi di una fortezza turca, presso il villaggio di Arciar, segnano la pur fragile opera dell'uomo in mezzo a quella bizzarra e formidabile della natura.

Regista

Johann Rosev

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