Nevica, poi appaiono i titoli. Il treno esce dal tunnel e si ferma alla stazione di St. Anton. I passeggeri guardano dai finestrini del vagone gli sciatori. Gli ospiti scendono dal treno. Il paese di St. Anton e i dintorni. Escursioni nei dintorni. Viviamo la raccolta del fieno, l'alimentazione della selvaggina, la vita della gente del posto, una serata tirolese con danze tradizionali e Schuhplattler, la gara di sci Kandahar con la banda musicale. Infine viene dimostrata la tecnica moderna dello sci.
Regista
Jan Boon
Il regista. Jan Boon è nato ad Amsterdam (Olanda) ma dal 1935 vive in Austria, a Kitzbühel, pur avendo conservato la cittadinanza olandese. A 16 anni vide il suo primo film di montagna, "Berg des Schicksals" con Luis Trenker. Si appassionò immediatamente a questo tipo di cinema. Qualche anno dopo vi sarà impegnato come attore in alcune brevi parti. Trenker un giorno gli disse: "Se vuoi diventare un operatore scordati di fare l'attore". Terminata la guerra ha fondato una propria casa di produzione. Alpinista e sciatore, ha realizzato molti film in montagna, lavorando molto per il mercato degli Stati Uniti e viaggiando per la sua attività in tutta l'Europa, in Africa, alle Hawaii e soprattutto in Himalaya. L'Asia Centrale e le sue popolazioni gli hanno portato molta fortuna soprattutto nel settore televisivo. Ha partecipato la prima volta al Filmfestival di Trento nel 1958 con "St. Anton am Arlberg in Sonne und Schnee". Negli anni Sessanta ha presentato altri quattro filmati. Nel 1975 ha partecipato con "Die Hochsten Gipfel der Welt - Die Sherpas von Nepal" segnalato dalla Giuria Internazionale. Negli anni Ottanta ha presentato "Skizandern in Kitzbühel" (1980), "Kathmandu, eine Vertrmte Stadt aus dem Mittelalter" (1982) e "Thea" (1983).
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