Ewald Ruf ha visitato la regione di Zanskar, nel Tibet occidentale, durante l'inverno del 1975. In quel viaggio, dopo aver attraversato l'intera regione sui pericolosi ponti sospesi sul fiume Zanskar, che dà il nome alla regione, e percorso le profonde gole scavate fra i ghiacciai e le montagne dove il corso d'acqua raggiunge l'Indo, nell'arco di 340 chilometri, egli maturò un rischioso progetto: percorrere il pericoloso fiume a bordo di un canotto pneumatico. Nel 1976 riparte per lo Zanskar insieme ad un amico e seguito da una carovana. Il progetto non ha un avvio facile per colpa del disgelo, ma dopo alcuni mesi l'impresa può iniziare. Il fiume, con la bella stagione, aumenta la sua portata, si gonfia ed il battello può essere calato nei vortici ad una quota di 4000 metri di altitudine. Durante la navigazione però il battello viene spinto dalla furia delle acque e scompare sotto le onde. Per puro miracolo il canotto rimane impigliato in una sporgenza rocciosa e gli uomini che si sono salvati in tempo, riescono a recuperarlo, portando a termine il viaggio dall'Himalaya all'Indo.
Regista
EWALD RUF