Il 5 maggio 1988 la NTV - Nippon Television Network Corporation - ha realizzato la prima, storica trasmissione in diretta dalla vetta dell'Everest, la montagna più alta del mondo. La spedizione era composta da 282 uomini e una donna. Dodici alpinisti sono saliti simultaneamente dal versante sud nel Nepal e dal colle nord in Tibet. Le telecamere hanno trasmesso in diretta in Cina, Giappone e Nepal l'arrivo in vetta dei due gruppi. Essa è stata toccata per primo dal gruppo partito da Nord guidato da Noburu Yamada, 38 anni, costituito da un tibetano e da uno sherpa nepalese. Poco dopo è arrivato l'altro gruppo costituito da due tibetani e da un nepalese. Prima che iniziasse la trasmissione ci sono stati 20 minuti di attesa dopo l'arrivo del primo gruppo e si è temuto che le batterie delle telecamere si fossero congelate a causa della temperatura di -35. Infine la diretta partita, alle 10 del 5 maggio 1988, ed è proseguita ad intervalli durante la giornata mostrando vari momenti con l'arrivo degli altri componenti la spedizione. L'impresa è stata alpinisticamente diretta dal giapponese Yamada un veterano dell'Everest. Lo ha infatti già scalato nel 1983 e nel 1985. Una novità dell'impresa è che i due gruppi, partiti dai versanti opposti, incontratisi lassù sulla cima, hanno poi scambiato i ruoli per alcuni di loro: Yamada infatti è disceso dalla parte opposta da cui era salito e così è avvenuto per uno degli altri tre che erano saliti dal Tibet. L'ultima trasmissione si è avuta nel pomeriggio proprio quando Yamada ha cominciato la discesa. I due gruppi arrivati per primi sono stati poi raggiunti dagli altri successivamente, dotati di maggiori equipaggiamenti televisivi con i quali le trasmissioni si sono fatte più nitide. Nessuno, al momento delle riprese, si serviva di ossigeno. Ma tutti parlavano con voce molto affaticata in quelle che sono state le prime interviste dalla cima più alta del mondo. Questo documentario ci mostra come Kanji Iwashita, regista della NTV e la sua squadra di normali tecnici televisivi dopo otto anni di prove e preparativi è riuscita a realizzare il suo sogno. Il programma documenta l'installazione di una stazione video nella parte più alta della montagna ed i pericoli e le sfide nel trasportare i riflettori e le alte tecnologie.
L'impresa sponsorizzata dalla catena televisiva NTV è costata circa 12 milioni di dollari. Sono state portate ai vari campi base 30 tonnellate di materiale elettronico. La regia era collocata su un campo a oltre 5000 m sul versante cinese. Le attrezzature erano costituite da 10 telecamere in punti fissi, tre mobili e 6 mini telecamere. Le prime fasi dalla conquista finale sono state date dalle mini telecamere collocate sull'elmetto in alcuni scalatori. Il tempo era splendido e grazie al collegamento via satellite la televisione ha mostrato splendide vedute di tutta la catena dell'Himalaya coperta di neve. E' stato il punto più vicino ad un satellite a cui le telecamere si siano finora spinte. Il segnale dato dalla cima veniva ricevuto al campo base 3000 metri più sotto e poi rilanciato al satellite Intelsat sull'Oceano Indiano che lo ha diffuso nei quattro Paesi che si erano accordati con la NTV. La spedizione era stata organizzata dalla NTV per celebrare la prima conquista dell'Everest da parte di Edmund Hillary e dalla guida Tenzing Norgan nel 1953.
FERNANDO MEZZETTI - LA STAMPA
6 maggio 1988
Regista
KANJI IWASHITA