Un ospedale psichiatrico non è mai un luogo molto affidabile nè per uno stravagante terapista nè per un gruppo di pazienti ossessionati dal desiderio di arrampicare, magari in orizzontale sul selciato.
L'edificio è piuttosto fatiscente, come spesso si presentano metaforicamente nella letteratura e nel cinema questi ambienti nelle aree della Mitteleuropa, in bilico tra il passato prossimo e quello remoto, apparentemente impermeabili a qualsiasi modernizzazione.
Non c'è quindi, da meravigliarsi se lo psichiatra per conservare l'ordine patologico proprio e dell'ospedale che dirige diagnostichi come incurabili il desiderio coatto di arrampicare, dimettendo con aggressiva determinazione i ricoverati maniacalmente prigionieri di tale desiderio. Come spesso accade i luoghi e le situazioni della "pazzia" sono al di fuori dai recinti e dai cancelli. Gli ex pazienti si sbizzarriscono su torri di arenaria,nei boschi e in panorami urbani.
Sta allo spettatore valutare se si tratta di vere pazzie.
Regista
JIRI REINER