Il trentacinquenne Roland, con la moglie Mireille e con i figli adolescenti Maxime e Claire di quattordici e quindici anni, organizza una impegnativa escursione sui Pirenei. Vuole raggiungere la Brèche de Roland, uno stretto valico che unisce la Francia con la Spagna. Il percorso è lungo e faticoso. Roland è interessato a raggiungere una meta che sembra avere un significato solo per lui. Fra i quattro sorgono ricorrenti tensioni che lungo la via tendono a crescere. Roland confessa alla figlia di sentirsi piuttosto deluso dalla propria vita e che il presente è troppo diverso dalle proprie aspirazioni giovanili. Racconta anche, senza essere del tutto credibile e creduto, che fu concepito proprio nel luogo che vuole raggiungere, dove la madre fece l'amore con un misterioso escursionista. Un luogo che ha a lungo immaginato e che considera come magico. Roland non è una buona guida. Perde spesso l'orientamento al punto che giunge la notte senza avere raggiunto il rifugio. Resta solo con Mireille, che gli confessa di aspettare un bambino da lui. La coppia si trova a dover passare la notte all'addiaccio, mentre i figli si spingono fino al rifugio per cercare aiuto per i genitori. Roland e Mireille, alla fine, raggiungono l'agognata meta; poi si perdono nuovamente. Le ore trascorse insieme permettono a marito e moglie di riavvicinarsi e di ritrovare un'intesa, una tenerezza e una progettualità comune che parevano definitivamente perdute. Vengono rintracciati casualmente dai figli, la famiglia si riunisce felicemente e insieme raggiungono una superstrada.
Registi
Arnaud Larrieu
Nascono rispettivamente nel 1965 e nel 1966. Sono entambi sceneggiatori e registi di corti, lungometraggi e documentari. Di solito lavorano insieme. Il loro film “Roland's pass” (2000), con attore protagonista Mathieu Amalric, è stato proiettato al Film Festival di Rotterdam.
Jean Marie Larrieu