G4 sta per Gasherbrum 4: una montagna di quasi ottomila metri, definita da Kurt Diemberger "una delle montagne più difficili della terra". Era questo l’obiettivo scelto da un gruppo di 7 alpinisti svizzero-italiani. La spedizione avrebbe compiuto la prima ripetizione della cresta seguita nel 1958 dai primi salitori, gli italiani Walter Bonatti e Carlo Mauri.
In realtà la spedizione si è trovata a scalare il G4 – situato nella catena del Karakorum, al confine tra Cina, India e Pakistan – proprio nei giorni in cui New Delhi e Islamabad erano sull’orlo di un conflitto nucleare.
Il documentario intreccia la spedizione del 1958 (attraverso sequenze storiche e i ricordi di alcuni membri della spedizione, Bonatti, Cassin) con il racconto della spedizione del 2002 e con le immagini inedite dell’assurda guerra combattuta tra due stati, relativamente poveri, sui ghiacciai himalayani fino a oltre 6000 metri di quota.
A causa delle avverse condizioni METEO il tentativo di salita termina a circa 7000 metri, senza toccare la vetta del G4; un mancato successo che passa in secondo piano in confronto ai problemi che questa regione dovrà affrontare ancora per lunghi anni.
Registi
FULVIO MARIANI
Fulvio Mariani nasce nel 1958 a La Chaux-de-Fonds (Svizzera). Nel 1981 inizia la sua attività di cameraman presso la TSI - Televisione Svizzera. Nel 1985 gira il documentario "Cumbre" a cui vengono assegnati molti riconoscimenti ufficiali. Grazie a questo lavoro Mariani inizia a lavorare in proprio dando vita alla Iceberg-Film, casa di produzione specializzata principalmente in documentari d'avventura. Nel corso degli anni collabora con diversi personaggi di spicco del mondo alpinistico e dell’arrampicata come Reinhold Messner, Jerzy Kukuczka, Walter Bonatti, Hans Kammerlander, Riccardo Cassin, Mauro Corona, Stefan Glowacs e Piero Dal Pra'. Nel 1991 dirige la fotografia in parete del film "Grido di pietra" di Werner Herzog. Ha collaborato con le più importanti reti televisive europee come ZDF, ORF, France 3, RAI e Mediaset, sempre filmando situazioni di avventura estrema. Nel 1987 pubblica il libro "Drammi e Diaframmi". Nel 1994 dirige la fotografia della serie televisiva "Viva Africa e Overland" per la RAI. Pluripremiati anche i documentari "L’uomo di legno", "La strada per Olmo Lungring e Siachen: a war for ice". Presente al TrentoFilmfestival sin dall’inizio della sua carriera, ha vinto la genziana d’argento con "Cumbre" (nel 1987) e "Cinquant’anni dopo" (1988) oltre che la Genziana d'oro CAI per "I Cavalieri delle vertigini" (2000). È stato membro della Giuria Internazionale di Trento nel 1990.
MARIO CASELLA
Nato nel 1959, vive a Roveredo, Svizzera. È guida alpina, giornalista, scrittore e regista. Ha lavorato come corrispondente per Televisione Italiana Svizzera (TSI) a Washington DC (1997-2000), con la quale collabora tuttora a Lugano. Ha rivestito la funzione di responsabile della redazione esteri al telegiornale e di co-produttore del magazine di informazione "Falò". Attualmente si dedica prevalentemente all'attività di regista free-lance di documentari. Tra gli altri, ha girato e prodotto film e reportage sul muro di Berlino, Croazia, Bosnia, Afghanistan e Stati Uniti. Ha partecipato più volte al TrentoFilmfestival e ha vinto il premio solidarietà con Grozny Dreaming (2009).
Premi