E’ il 1977 quando Brian Davies, capo del International Fund for Animal Welfare, porta Brigitte Bardot a Newfoundland per protestare contro la caccia alle foche. I protagonisti negativi e involontari di questa storia sono gli abitanti delle isole a nord di Outports e la loro immagine trasmessa in mondovisione diviene l’incarnazione della brutalità. Questo film racconta la loro storia. In un attento e misurato contributo al dibattito sulla caccia alle foche in Canada, Anne Troake delinea un ritratto della cultura di Newfoundland. Esplora il concetto di ecologia e conservazione attraverso la storia della sua famiglia, discendente di coloni inglesi del diciottesimo secolo. In una società modellata dall’ambiente e dalle stagioni, la caccia è da secoli l’attività di sostentamento principale in quei luoghi. Mescolando etnografia, politica e anche un po’di poesia, la Troake compie una meditazione su questa popolazione che lotta tenacemente per conservare il suo ruolo nel mondo. Un’intervista con la nonna della regista infonde al film un senso di saggezza e apre un equilibrato e sereno dibattito sull’ecologia, la lotta ambientalista, la conservazione delle tradizioni e sulle diverse alternative della vita.
Regista
ANNE TROAKE