Magnifici destrieri galoppano verso il tramonto accompagnati solo dall’ululato del vento. Dispersi nel paesaggio, arcani tumuli di terra hanno segnato il destino, la vita, la morte, il passaggio di antichi cavalieri. Qua e là invece le greggi e le Yurta, le grandi tende di feltro e legno, scandiscono il passo dei popoli nomadi che oggi percorrono quelle terre. Nel cortometraggio le immagini mitiche sembrano rincorrere quelle reali, in un effetto evocativo moltiplicato dal silenzio delle parole ed esaltato dai suoni della steppa, dai suoi colori, dalle sue forme. Ecco così riaffiorare nella luce evanescente del giorno i percorsi secolari di Cimmeri, Sciti, Sarmati, Unni, Avari, Goti. Nessun monumento, nessun tempio, solo semplici e misteriose tombe. La ricchezza del loro segreto è custodita nei tesori sepolti. Avvolti dalla loro leggenda ne seguiamo le tracce nel filmato tra le montagne sinuose e le polverose pianure di un’estate kazaka. Scortati dai volti segnati di quelle stirpi nate a cavallo, percorriamo un tragitto che sembra infinito, a volte interrotto da grandi ed inaspettati corsi d’acqua, immersi nella luce crepuscolare della steppa. Un ambiente e uno stile di vita destinati al tramonto.
Registi
GIORGIO SALOMON
GIANLUCA BONORA