Nardi, nato a Sezze e scomparso nel 2019 sul Nanga Parbat, ha un ruolo speciale nella storia dell’alpinismo italiano. I cinque 8000 saliti in estate (Everest, K2, Nanga Parbat, Broad Peak, cima di mezzo dello Shisha Pangma) testimoniano la sua abilità ad alta quota. I sei tentativi invernali al Nanga Parbat, incluso quello del 2015 in cui arrivò a 150 metri dalla vetta, raccontano della sua voglia di salire la grande montagna del Pakistan per lo sperone dove scomparve nel 1895 Albert F. Mummery.
In memoria di Tom Ballard e Daniele Nardi
Lingua: Italiano
Regista
Stefano Ardito
Giornalista, scrittore e documentarista, scrive di natura, montagna, trekking e viaggi per varie testate e riviste. Ha scritto un centinaio tra libri e guide, ha collaborato con vari Parchi nazionali e regionali e APT. È stato tra i fondatori di Mountain Wilderness e tra gli ideatori del Sentiero Italia.
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