Attraverso una serie di immagini belle, affascinanti e realistiche il film racconta la vita del popolo birmano nelle case, nei monasteri e sulla strada. Chiusa per molti anni al turismo da un autoisolamento internazionale, la Birmania si presenta oggi come un paese con forti contrasti sociali, popolato da diverse etnie e gruppi tribali che non riconoscono nello stato birmano la loro sede storica e nazionale. La forzata svolta al modernismo, voluta dalla dittatura militare, ha avuto il solo effetto di aprire nuove piaghe, accentuare la diseguaglianza, estendere la miseria. Unica forza coesiva del paese, sul quale incombe la continua minaccia di una guerra civile, è la fede nel buddismo.
Director
MARIO NARDIN
He was born in Bolzano in 1948. He graduated in medicine. For many years he has dedicated himself to documentary film-making, especially ethnographic ones, searching for stories about the most unknown and forgotten populations on the Earth. His filmography includes: Irian Papua (1997), Pachamama (1998), Surma (1998), Destinazione Koutiala (1998), Birmania (1999), Ladakh (2001) and Azalai, La carovana del Sale (2002). In 2001 he was awarded the prize for best Italian film at TrentoFilmfestival with the film Groenlandia, un destino di Ghiaccio.