La formula del cinema di animazione non ha molto corso nell'universo del cinema alpinistico. Nel presente caso l'animazione si avvale di fotografie, paesaggi e figure varie ritagliate da riviste sula montagna (dunque provenienti da fonti ortodosse..) per comporre sull'alpinismo un balletto spiritoso, che con spirito vuol essere considerato. Bersaglio dello scherzo è uno dei luoghi più drammatici e "maledetti" dell'universo alpinistico, il Cerro Torre (più il monte Asgar) ed è appunto per smitizzare le leggende, le controversie, le appropriazioni, le metodologie, le passioni, che si sono scatenate attorno alla celebre vetta, oggetto anche di un lungometraggio di Herzog (il titolo del filmato fa la parodio di quello herzoghiano), che gli autori licenziano questa burla filmata a passo a uno. Dove i divi e i comprimari, le tecniche e gli incontri, le dichiarazioni e le invettive sono decantati in un procedimento dal ritmo indiavolato, in cui le battaglie sono ormai di carta. Un risultato che si erge dichiaratamente contro le troppo pompose mitologie di cui spesso è oggetto le montagna.
Director
Andrea Salvà
Born in Merano in 1964, Andrea is a mountain climber and independent director. Andrea participated in the Film Festival of Trento and in the Festival of Torello, Kendall, Les Diablerets, Graz, and in Poprad with three animation films dedicated to the mountain - “Il grido di carta” in 2000, “Lost in America” in 2001 and “Monte perdito” in 2002.