Blank Lands: sulle tracce di Zhuang Xueben

Pubblicata il 04/05/2017

FedericoZuanni_TFF_092bdi Sofia Folghereiter e Alessandra Bellini

 

Nella giornata di mercoledì 3 maggio è stato proiettato per il 65. Trento Film Festival il film documentario Blank Lands, lungometraggio incentrato sulla vita e sugli scatti del poco conosciuto fotografo cinese Zhuang Xueben. La pellicola nasce dall’idea dei registi italiani Federico Peliti, Alessandro Galluzzi e Luca Tommasini, imbattutisi quasi per caso in una raccolta di fotografie dell’ignoto personaggio durante il loro primo viaggio in Cina nel 2007. Zhuang Xueben, giovane fotografo originario di Shangai, nel 1930 superò i pregiudizi e le diffidenze legate ad alcune inesplorate regioni della Cina occidentale, compiendo un viaggio di circa dieci anni e raccogliendo testimonianze attraverso innumerevoli diari e quasi 10.000 fotografie di unica e straordinaria bellezza. Questi scatti, dei quali ce ne sono pervenuti solo poco più di 2000, raffigurano i volti e la cultura di popoli considerati “selvaggi” e “barbari” attraverso un’incredibile tecnica dai lineamenti occidentali che rivela la sorprendente abilità del fotografo, unica nello scenario della fotografia cinese. Zhuang cominciò ad appassionarsi alla fotografia all’età di 18 anni, sviluppando le sue abilità e migliorandole gradualmente, dapprima attraverso riviste e libri di fotografia, e in seguito da autodidatta, assumendo una tecnica più libera e spontanea. Durante la seconda guerra sino-giapponese, intorno al 1930, partì in direzione delle regioni occidentali del paese, con l’obbiettivo di esplorare quelle zone avvolte da una nube di credenze popolari e pregiudizi. Attraverso la sua macchina fotografica, ha raccontato la vita e la cultura delle popolazioni della Cina dell’ovest, rivelandone una cultura fitta e variegata e distruggendo le false credenze sul loro conto; inoltre i numerosi diari di viaggio, contenenti riflessioni personali, descrizioni di eventi, nozioni geografiche e molte altre testimonianze di ogni genere, rappresentano un primo prezioso documento antropologico e geografico sull’ovest del paese. Sembra dunque incredibile che un simile genio della fotografia sia rimasto nell’ombra (e lo rimanga in parte anche ai giorni nostri) per moltissimo tempo. Dopo 10 anni di viaggi e testimonianze, infatti, Zhuang è stato sollevato dall’incarico con l’avvento del nuovo partito, ed invitato a tornare a Shangai con un’occupazione stabile, abbandonando di conseguenza la sua esplorazione. Le sue fotografie sono rimaste dunque sconosciute, così come i suoi diari. Solo poco tempo fa, una storica della fotografia cinese, Li Mei, ha riportato alla luce i suoi scatti e il suo nome, aprendo un nuovo capitolo nella storia di questa forma d’arte.

Il film Blank Lands nasce appunto con questo fine: far conoscere il più possibile questo incredibile personaggio e la sua vita, attraverso un’accattivante voce narrante che impersona lo stesso Zhuang e le interviste dei suoi amici e parenti, nonché dei più recenti studiosi che si sono dedicati a lui. Si spera anche che da questa pellicola nasca una generale curiosità che porti una futura pubblicazione dei suoi album fotografici, attualmente presenti solamente in Cina e quindi poco accessibile all’Europa. Per il momento dunque, godiamoci la visione di questo film spettacolare, con le sue foto in bianco e nero e gli scenari esotici della Cina inesplorata.