HAUTE MONTAGNE
HAUTE MONTAGNE
Guy Poulet, Jean Jacques Languepin
Francia / -- / 42'
HAUTE MONTAGNE
Guy Poulet, Jean Jacques Languepin
Francia / -- / 42'

È un ottimo esempio di alpinismo. La tecnica di scalare le rocce granitiche è intervallata da visioni di una vita che cresce accanto a imprese ardite, ricca di poesia, anche se non drammatica, ma tuttavia vera per l'umorismo di cui è compenetrata. E lì anche il minaccioso travolgimento delle vette perdute tra le tempeste, mentre gli uomini, gli ometti, tentano di scalare i loro pendii e tutta la natura sembra spaventata dalla bellezza delle accette. L'autore ha saputo esprimere un senso di orrore pagano e, allo stesso tempo, religioso, realizzandolo sullo schermo.

Registi

Guy Poulet

(Avignone, 21 gennaio 1924 - Antibes, 24 ottobre 2009) È stato un alpinista, insegnante di educazione fisica ed istruttore subacqueo internazionale.
Partecipò in particolare alla 3° salita dello sperone Walker alle Grandes Jorasses il 5 agosto 1946 con Pierre Allain, René Ferlet e Jacques Poincenot.
Fa parte della spedizione francese che riuscì a scalare la parete sud dell'Aconcagua il 25 febbraio 1954.

In seguito si è dedicato alle immersioni subacquee. Dal 1966 al 1981 è stato presidente della commissione tecnica nazionale della Federazione francese per gli studi e gli sport subacquei e membro fondatore dell'ANMP (Associazione Nazionale degli Istruttori Subacquei) di cui è rimasto membro onorario fino al 2009.

Jean Jacques Languepin

Nato a Parigi nel 1924, la sua professione fu il cinema; figura nell'albo dei registi ed operatori di cortometraggi e dei registi televisivi. Fu presidente del "Gruppo dei Trenta" per la difesa e la conoscenza del cortometraggio francese. È stato membro del G.R.E.C. (Groupe de Recherches et d'Essais Cinématographiques) che si occupa di sostenere i giovani registi nelle loro prime opere.

Per la sua filmografia essenziale si citano il suo lavoro al seguito delle spedizioni polari francesi in Groenlandia nel 1948-49 e 1950.
A 24 anni realizzò il suo primo documentario "Terre des Glaces", il suo secondo film "Groenland", realizzato in collaborazione con Marcel Ichac, ricevette il Premio Speciale della Giuria a Cannes nel 1952.

Con il lungometraggio "Himalaya Passion Cruelle" (Gran Premio a Trento) aprì ai grandi documentari in 35mm la via alla distribuzione commerciale.
È poi regista e spesso operatore di una ventina di cortometraggi, distribuiti nelle sale cinematografiche e premiati in diversi festival, tra i quali "Antoine de Saint-Exupéry", "Des Hommes et des Montagnes", "Verticale Orly" e "Neiges".

Realizzò con Jacques Ertaud il lungometraggio "Les Neiges de Grenoble", film ufficiale delle Olimpiadi Invernali del 1968.

Le sue opere hanno meritato l'interesse di critici come Georges Sadoul, Jean Luc Godard, Henri Magnan e Roger Boussinot.