Era così il paradiso in terra? Istinto e "transfert" emotivo nella natura? Per farcene un'idea dobbiamo andare in Polinesia con Folco Quilici. Attraverso il Cinemascope tutto appare come spiccato dal regno dell'innocenza, come lavato dalle pioggie miracolose di prima del diluvio. Qui la bilancia umana è sensibile a poche forze, elementari e integre, in cui gli isolani non temono di gettarsi da altezze inverosimili con le caviglie legate a lunghe liane, si affrontano nelle bluastre chiarità dei fondali gli squali più sanguinari, alla forza dell'amore per la propria isola e a quella dell'amore umano, carico di violenza e poesia. L'ultimo paradiso è colore e suggestione, ma è anche nostalgia. In ognuno di noi dorme l'infanzia dell'umanità, pronta a farsi desiderio indeterminato e struggente quando la desta un motivo, un accenno, una sollecitazione come questa. E' allora che anche un canto, un tamburo che batte acquistano significati remoti e molto importanti.
Regista
Folco Quilici
E’ nato a Ferrara nel 1930. Regista e scrittore , ha rivolto il suo interesse principalmente al mare a partire da “Sesto continente”, del 1954, che ebbe grande successo nel mondo e quindi con opere come “l’ultimo paradiso” del 1956, “Ti-Koyo e il suo pescecane” (Premio UNESCO 1962 per la cultura). “Oceano” del 1970, “Fratello mare” del 1976, “Cacciatori di navi” del 1990 (Premio Umbria fiction 1991). Sono oltre trecento i film da lui realizzati nel campo del medio e cortometraggio. Tra questi ricordiamo “La Toscana”, uno dei sedici film della serie “Italia dal cielo”, che ricevette una nomination all’Oscar nel 1971. Come scrittore e regista ha curato innumerevoli programmi culturali per la televisione italiana ed estera. Dal 1980 al 1988 ha ideato e curato per RAI3 la trasmissione “Geo”. Dal 1992 collabora con l’Istituto Luce e il Poligrafico dello Stato ad una monumentale storia per immagini dell’Italia del XX secolo.Giornalista, ha realizzato servizi sul mondo subacqueo per “Life”, “Epoca”, “Panorama”, “Airone”; collabora con il “Corriere della Sera” e “Il Messaggero”. Nel 1969 ha vinto il “Premio Italia” per il giornalismo e nel 1990 il “Premio Europeo” per il miglior reportage. Come scrittore é autore di numerosi libri di saggistica e di viaggio: “Avventura nel Sesto continente” del 1955, “Cacciatori di navi” del 1984. Attualmente in collaborazionecon il Club Alpino Italiano sta realizzando la serie sulle Alpi di cui nel 1997 al Festival di Trento é già stato presentato “Alpi - l’Arco Alpino Orientale: le Giulie, le Carniche”.
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