L'elicottero, ultimo arrivato tra i mezzi di locomozione montana, è anche il più rapido. Permette di sorvolare ostacoli che altrimenti richiederebbero ore e ore di sforzi, da parte di scalatori.
In questo film, il regista mette in luce le prestazioni dell'elicottero in montagna mediante una serie di voli che lo portano fino a 3600 metri.
Regista
Jean Jacques Languepin
Jean Jacques Languepin è nato a Parigi nel 1924.
La sua professione fu il cinema, figura nell'albo dei registi ed operatori di cortometraggi e dei registi televisivi. Fu presidente del "Gruppo dei Trenta" per la difesa e la conoscenza del cortometraggio francese. È stato membro del G.R.E.C. (Groupe de Recherches et d'Essais Cinématographiques) che si occupa di sostenere i giovani registi nelle loro prime opere.
Per la sua filmografia essenziale si citano il suo lavoro al seguito delle spedizioni polari francesi in Groenlandia nel 1948-49 e 1950.
A 24 anni realizzò il suo primo documentario "Terre des Glaces", il suo secondo film "Groenland", realizzato in collaborazione con Marcel Ichac, ricevette il Premio Speciale della Giuria a Cannes nel 1952.
Con il lungometraggio "Himalaya Passion Cruelle" (Gran Premio a Trento) aprì ai grandi documentari in 35mm la via alla distribuzione commerciale.
È poi regista e spesso operatore di una ventina di cortometraggi, distribuiti nelle sale cinematografiche e premiati in diversi festival, tra i quali "Antoine de Saint-Exupéry", "Des Hommes et des Montagnes", "Verticale Orly" e "Neiges".
Realizzò con Jacques Ertaud il lungometraggio "Les Neiges de Grenoble", film ufficiale delle Olimpiadi Invernali del 1968.
Le sue opere hanno meritato l'interesse di critici come Georges Sadoul, Jean Luc Godard, Henri Magnan e Roger Boussinot.
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