L'alpinismo extraeuropeo si propone a Trento nel 1969 con un documentario che presenta la prima scalata lungo una nuova via su un picco delle Ande della Patagonia, il monte Fitz Roy che sorge in uno dei luoghi più inospitali della terra e che - come dice Doug Scott - non sarà mai un terreno ideale per la pratica dell'arrampicata estrema, a causa soprattutto del vento gelido e furioso che spazza le pareti. Ogni ripresa venne effettuata sul Fitz Roy (l'operatore raggiunse la vetta) e anche le voci della colonna sonora sono quelle degli alpinisti in parete. Si riconosce il valore documentale dell'opera, la sua genuinità (nessuna ricostruzione successiva) e l'autentica bravura di Tejada Flores scalatore-artista. Il gruppo era formato oltre che dal regista, da Yvon Chouinard, Richard Dorworth, Chris Jones e Doug Thompkins e fu impegnato ai limiti della tecnica e delle capacità dei migliori arrampicatori dell'epoca.
Regista
Lito Tejada Flores
Premi