Per un uomo che pratica l'arrampicata non vi sono solo le pareti, strapiombi, tetti da conquistare e appigli da individuare e verificare. Per lui la montagna si intreccia con l'insieme delle varie difficoltà che vengono poste dall'esistenza quotidiana e dall'evolversi dalla vita. Anzi, talvolta, sono queste ultime asperità ad offrire i maggiori pericoli e le emozioni più forti.
L'esperienza dell'arrampicare nelle circostanze più disparate non può che confondersi con i propri pensieri, le proprie sensazioni, i propri crucci. Pareti ed esistenza si alternano come in una metafora surrealistica, rimarcando che un arrampicatore é anche un uomo che ama, che si sposa e ha dei figli, che ha effettuato il servizio militare, che lavora e che deve subire le tante vicissitudini proprie dell'esperienza di ogni altro uomo.
Regista
MIROSLAW DEMBINSKI
Il regista. E’ nato nel 1959 a Byolgoszcz. Conclusi gli studi di matematica nel 1983, dopo un periodo di insegnamento si è iscritto all’Istituto Superiore di Cinematografia di Lòdz, dove oggi insegna regia. Ha diretto il dipartimento per la realizzazione dei soggetti del Andrzej Munk Studio. Dal 1991 è un regista-produttore indipendente ed ha fondato il Film Studio Everest. Ha partecipato la prima volta al Festival di Trento con “Moj Maly Everest” vincendo la Genziana d’argento per la migliore opera di montagna.
CATALOGO 1990 - 38^ - pag. 134
CATALOGO 1999 - 47^ - pag. 74
CATALOGO 2003-51^ - pag. 119
Premi