Il film ha due grandi protagonisti. La montagna, vista nei suoi grandi spazi e nel suo candore invernale, una protagonista imponente che richiama un grande amore, da essa ripagato con la suggestione delle emozioni profonde e complesse.
L'altro grande protagonista è lo sport praticato dagli atleti disabili (in questo caso non vedenti, paraplegici ed amputati). Ciascuno dei protagonisti è accompagnato dai suoi tratti caratteristici: il fascino dei paesaggi, il senso di severo ma grande accoglimento della montagna, l'impegno profondo e preciso, la passione per lo sport e la montagna mostrata dagli atleti. Attraverso questi suoi "attori" il film vuole soprattutto ribadire un principio che trova la sua validazione nella realtà dei fatti: la montagna non si nega mai a chi sa apprezzarla e l'handicap può non essere un muro che impedisce di andare "oltre il giardino".