Barnabo delle montagne non ha intenti didascalici né attua artifici poetici: è un crudo documentario della coscienza, ha i tempi e gli spazi soggettivi della solitudine assoluta del protagonista, il lirismo della sua contemplazione “povera”, necessaria. Persino l’antefatto, l’uccisione del primo guardiacaccia nella quiete dolomitica rotta solo dal rotolio dei sassi e dal fragore degli spari, è rivissuto da chi ha tanto tempo per pensarci e di quella morte ha fatto il pensiero centrale dell’esistere.
Da un racconto di Dino Buzzati un’intensa storia d’umanità ferita che si confronta con il diverso dire dei paesaggi e delle stagioni. una scalata di anime.
Regista

Mario Brenta
Regista e sceneggiatore, è docente di Linguaggio Cinematografico e Iconologia del cinema all’Università di Padova. Nel 1982 è stato uno dei fondatori della scuola Ipotesi Cinema creata da Ermanno Olmi, di cui è attualmente coordinatore didattico.
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