Marsho in ceceno significa “libertà”. Durante il conflitto russo-ceceno Mikhael vive con la famiglia in un piccolo villaggio del Caucaso. Appassionato di pittura, il ragazzo sembra inizialmente indifferente al conflitto tra il suo paese e la Russia, alle persecuzioni, deportazioni ed esecuzioni che da troppo tempo scandiscono la vita della Cecenia. Di fronte all’invasione russa del 1999, finirà comunque per abbandonare la famiglia e partecipare attivamente alla resistenza. Morirà in una imboscata. Il film termina con un presagio negativo che lascia una pesante eredità; il fratellino minore di Mikhael che, inginocchiato, impugna un mitra.
Regista
MURAD MAZAEV