Il film è un ritratto della vecchiaia di un uomo ed una donna. Si tratta di una coppia di nomadi pastori dell’Atlas marocchino. I loro figli e nipoti devono affrontare un mondo che sta cambiando, mentre la coppia testimonia i ricordi e la cultura berbera che vanno ormai scomparendo. Il loro unico patrimonio sono le capre a cui si dedicano giorno e notte e attorno alle quali ruotano le loro attività e preoccupazioni. Ad esse è legato il loro sapere che si tramanda per generazioni e la loro stessa identità di nomadi. L’autore fotografa l’esistenza di queste persone, segnata dalla solitudine, dalla fatica e dal costante rapporto con una terra spietata e al tempo stesso spettacolare.