In una montagna lontana, non ben specificata, tre uomini affrontano una grande e difficile parete. L’atmosfera sembra quasi onirica, ma la difficoltà dell’impresa è reale e la si può vivere ad ogni respiro e ad ogni centimetro conquistato. Il film alterna momenti di profonde e intime riflessioni, con lunghe sequenze di arrampicata, descritta e colta nei minimi dettagli. La tranquillità si alterna con la tensione e l’introspezione segue la fatica dello sforzo fisico. Il protagonista in certi momenti appare disorientato, sfinito e sul punto di abbandonare tutto. Poi però, nulla lo può fermare e continua ad andare avanti. Durante la salita è profondamente concentrato e attento, misurando con lo sguardo e le dita ogni millimetro di roccia. L’uomo crea con la montagna un legame profondo, e quanto più la parete diventa difficile, tanta più cura, tempo e premura egli riversa. Il risultato è un film di arrampicata appassionante, dove un uomo si confronta con il proprio ego mentre affronta la difficile battaglia della salita, descrivendo il suo viaggio interiore attraverso un intenso monologo.