Un giovane medico militare osserva, attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica, un piccolo villaggio di baracche costruito a 3.000 metri di quota. Sono giorni di guerra: i suoi compagni sono altri giovani chiamati al fronte. Il ragazzo scatta e sviluppa da sé le sue fotografie, accumulando centinaia di immagini. Lentamente, i suoi album si arricchiscono di volti, gesti, espressioni, trasformandosi nel racconto privato di un’esperienza comune, in cui la condivisione, l’amicizia, la vita consegnata alla natura non bastano ad allontanare il pensiero della guerra.