Una raggiante conclusione

Pubblicata il 07/05/2017

di Silvia Donati ed Elena Gasperotti

La mattina di sabato 6 maggio si è tenuta una breve conferenza conclusiva presso la “sala grande” all’interno del castello del Buonconsiglio. Inizialmente il direttore del festival Roberto De Martin ha ringraziato i giudici e i registi per la loro collaborazione con il progetto e per il prezioso contributo dato, poi è passato alla parte saliente dell’incontro: l’annuncio dei vincitori delle ambite genziane.

Le genziane d’argento sono state assegnate ai film “Botanist” e a “Life in four elements”. Invece le tre genziane d’oro, premio finanziato dalla regione, sono state assegnate per l’esplorazione, al documentario “Diving into the unknow”, della regista Finlandese Juan Reina, che tratta di due speleosub che tentano di recuperare clandestinamente i corpi di due compagni morti nelle profondità di una grotta sotterranea; per l’alpinismo al film “Dhaulagiri, ascenso a la montana blanca”, testimonianza di Guillermo che racconta la morte dell’amico Darío nella tentata ascesa della vetta Dhaulagiri; “Samuel in the clouds” è stato nominato il miglior film del festival, lungometraggio del belga Pieter Van Eecke, che mostra dal punto di vista di un anziano proprietario di una seggiovia, il rapido scioglimento dei ghiacciai della Bolivia. “Un film al quale non si può restare indifferenti”, afferma la giuria.

In conclusione i registi presenti si sono prestati ad essere intervistati prima della premiazione ufficiale che si è tenuta sempre la sera del 6 maggio.

Un’altra edizione straordinaria di un festival pieno di sorprese.