Il senso impervio: vette e abissi dell'interpretazione estrema
Convegni

Il senso impervio: vette e abissi dell'interpretazione estrema

Fondazione Bruno Kessler presenta la rassegna di eventi ed incontri Il senso impervio: vette e abissi dell'interpretazione estrema. "Attorniati da vette, circondati dai passi e dalle parole di chi le ha sfidate, ma anche dalla memoria di antichi conflitti che in Trento trovarono un tentativo di conciliazione, studiosi e studiose, insieme con interpreti diversi dell’estremo, dall’arrampicata al virtuosismo musicale, s’interrogheranno su come cambi il senso quando si spinge verso le vette, i poli, le frontiere estremi, e su come le società e le culture abbiano immaginato l’esperienza e la scrittura del senso impervio."

All'interno del programma, in collaborazione con il Trento Film Festival:

sabato 3 dicembre

 

CREDI E CRODE
Presso Fondazione Bruno Kessler, Via Santa Croce 77

ore 10:00 Perché è là? La montagna come rompicapo esistenziale
Mai nella storia umana il significato delle Terre alte è stato così incerto. Dopo la fine della civiltà alpina, che della montagna aveva fatto un contesto di vita ricco di sfumature a dispetto dell’asperità dell’ambiente naturale, si è aperto nella nostra società un dibattito sul ruolo stesso della Montagna nella civiltà moderna. Perché sono «là» le montagne? A che scopo? Che cosa ne dobbiamo fare? Che cosa ci possiamo aspettare di bene e di male dalla loro presenza ingombrante?

Partendo da questa condizione di incertezza, nella tavola rotonda che concluderà il Convegno “Il senso impervio” l’attenzione cadrà soprattutto sul significato che la montagna ha oggi nella ricerca esistenziale delle persone e che traspare nel loro bisogno di autenticità, nel timore reverenziale e nel rispetto che la montagna continua a suscitare, nonché nell’esperienza di stati di grazia difficili da descrivere e persino da nominare. Accostando punti di vista diversi per esperienza, provenienza, età, l’obiettivo è compiere qualche passo avanti nella direzione di una maggiore conoscenza e del riconoscimento di una realtà fisica e culturale che ha in serbo molti doni anche per le generazioni future.

Partecipano alla conversazione:

Maurizio Zanolla, alias Manolo, nasce a Feltre nel 1958, è il più celebre arrampicatore free solo d’Italia. Pioniere dell’arrampicata libera, ha compiuto imprese storiche tra pareti montane e falesie, ma non ha mai voluto partecipare a competizioni. La sua autobiografia, Eravamo immortali (Fabbri 2018), è uno dei libri più originali sull’alpinismo che siano mai stati scritti. Vive con i figli e la moglie Cristina in una casa che ha rimesso in piedi con le sue mani tra i boschi delle Pale di San Martino.

Antonio G. Bortoluzzi, scrittore, è nato nel 1965 in Alpago, Belluno, dove tutt’ora vive e lavora. È membro accademico del GISM (Gruppo Italiano Scrittori di Montagna). Tra le sue opere: Come si fanno le cose (Marsilio 2019); Paesi alti (Biblioteca dell’immagine, 2015; Premio Gambrinus - Giuseppe Mazzotti 2017); Vita e morte della montagna (Biblioteca dell’immagine, 2013); Cronache dalla valle (Biblioteca dell’immagine, 2010). I tre ultimi testi sono stati recentemente riediti in Montagna madre. Trilogia del Novecento (Biblioteca dell’immagine, 2022).

Sebastiano Beozzo (1994), laureato in musica elettronica e composizione al Conservatorio di Trento/Riva del Garda, ha cominciato suonando la batteria e, dopo aver ampliato le sue competenze musicali studiando pianoforte, chitarra, basso e canto, si è dedicato alla musica elettronica, contemporanea e sperimentale. È presidente dell’associazione KinaPix, che opera nel campo cinematografico, e della Consulta degli studenti del Conservatorio di Trento/Riva del Garda. È tra gli ideatori del progetto di ricerca “Oi Dialogoi”, che vede la partecipazione di diversi Conservatori e Università italiane ed è stato coinvolto, tra l’altro, in uno studio dell’Università di Trento sui paesaggi sonori. Attualmente frequenta il biennio in Composizione Pop del Conservatorio di Trento/Riva del Garda.

Modera:

Paolo Costa (1966), filosofo, è ricercatore presso il Centro per le Scienze Religiose della Fondazione Bruno Kessler. La sua ricerca spazia tra antropologia filosofica, filosofia morale e politica, teoria della secolarizzazione, spiritualità moderne. È autore di diversi libri e ha curato l’edizione italiana di opere di Hannah Arendt, Charles Taylor, Charles Darwin, Hans Joas, Harvey Cox, e altri. La prossima primavera uscirà un suo libro dedicato alla relazione tra montagna, filosofia e spiritualità.


ore 12.00 Bridging the Gap – di Andrea Franceschini (2022) Proiezione cortometraggio
L’evento, in italiano, è pubblico e la partecipazione è gratuita previa registrazione fino al limite dei posti disponibili. È consigliato l’uso della mascherina.
SENSI IMPERVI
Presso Cinema Modena, Viale Francesco d’Assisi 6, Trento
ore 20:30

Robert Schabus
Austria / 2022 / 90' / Documentario

a seguire, dalle ore 22:00 alle 22:30, Tavola rotonda – Paolo COSTA, Massimo LEONE e Beatrice ZOTT

Prenotazioni e acquisto QUI, al numero 0461.261819, o presso le casse del Cinema tutti i giorni dalle 16.30.

 


Per chi non potrà essere presente le sessioni  del convegno che si svolgeranno nell’Aula grande di FBK verranno trasmesse anche sul canale YouTube di FBK ai link:

30 novembre – pomeriggio
1 dicembre – mattina
1 dicembre – pomeriggio
2 dicembre – mattina
2 dicembre – pomeriggio
3 dicembre – mattina


Proiezioni