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Il film narra la storia di Lubo Moser, un artista di strada nomade appartenente al popolo Jenisch, che nella Confederazione Elvetica degli anni Trenta gira di luogo in luogo esibendosi nelle piazze insieme alla moglie Mirana e ai loro bambini. Nell’inverno del 1939 il governo elvetico dichiara la mobilitazione degli uomini per la difesa delle frontiere da un’eventuale invasione tedesca. Lubo, mentre è in servizio, viene a sapere che i figli sono stati prelevati dalla polizia e portati in un istituto mentre l’amata moglie, nel tentativo di proteggerli, è stata uccisa. Da quel momento il senso della vita per lui consiste nel perseguire un duplice obiettivo: ritrovare i suoi figli e vendicarsi.
Il film, tratto dal romanzo di Mario Cavatore “Il seminatore”, si basa su fatti storici reali: in Svizzera, negli anni in cui è collocata la vicenda, era attivo lo “Hilfswerk für die Kinder der Landstrasse”, ossia il Programma di rieducazione nazionale per i bambini di strada mirato a sradicare la cultura e le tradizioni degli Jenisch, su ispirazione dei princìpi dell'eugenetica.
Il film “Lubo” di Giorgio Diritti (Italia-Svizzera 2023, 181‘) verrà proiettato lunedì 4 dicembre alle ore 19.30, presso il Filmclub di Bolzano.
Dopo la proiezione, Tommaso Iori (Trento Film Festival) e Paola Trevisan (École des hautes études en sciences sociales), moderati da Adina Guarnieri (Geschichte und Region/Storia e regione), parleranno del contesto storico delle vicende narrate dal film e delle ripercussioni di queste fino ai giorni nostri.
Film esterno alla distribuzione Trento Film Festival 365