Gli alpinisti Nives Meroi, Romano Benet e Anna Torretta grandi protagonisti del primo giorno del festival
Pubblicata il 23/09/2017
Un festival su “misura” quello di quest’anno a Bolzano, con un programma di eventi, film e incontri letterari che appassioneranno il pubblico altoatesino, amante del grande alpinismo e delle buone letture di montagna.
Il programma di eventi parte oggi pomeriggio, 23 settembre, in Piazza Walther, dove alle 17 si svolgerà l’inaugurazione dello stand di MontagnaLibri.
Madrina d’eccezione per il taglio del nastro della manifestazione sarà la grande alpinista Nives Meroi, socia onoraria del Trento Film Festival, che insieme al marito Romano Benet, sempre questa sera, alle 21, sarà protagonista di una straordinaria serata alpinistica al Teatro di Gries.
Ma andiamo con ordine: dopo l’inaugurazione di “MontagnaLibri”, nell’ambito degli incontri con gli autori, alle 17.30, sempre in piazza Walther (nel palchetto di fronte allo stand) primo appuntamento con “Parole in piazza”, con la presentazione del libro “La Montagna che non c’è” (Piemme) dell’alpinista, pluricampionessa italiana di arrampicata sportiva e prima e unica donna guida alpina della Val d’Aosta, Anna Torretta. L’autrice dialogherà con il giornalista Rosario Fichera.
Il libro di Anna Torretta, sta riscuotendo un grandissimo riscontro di pubblico: si tratta, infatti, di un’opera avvincente, ricca di aneddoti, di storia dell’alpinismo, di profili di personaggi con le loro virtù e debolezze, dove l’autrice (che oltre ad essere alpinista e guida alpina, è anche architetto) racconta con un linguaggio asciutto e coinvolgente il suo ideale di montagna e le “lotte” delle donne per conquistare anche alle alte quote lo stesso riconoscimento degli uomini.
La giornata proseguirà quindi alle 21 al Teatro Comunale di Gries (Galleria Telser) con la grande serata alpinistica, dal titolo “In Cima. Insieme”, con Nives Meroi e Romano Benet, la prima e unica coppia di coniugi al mondo che ha scalato tutti i 14 Ottomila della Terra.
Gli alpinisti racconteranno la loro incredibile e meravigliosa avventura, fatta di salite e rinunce, ricordando anche l’ascesa, senza ossigeno e portatori, all’Annapurna, a quota 8.091 metri, con la quale hanno coronato il sogno del “grande tour” dei “giganti” della Terra.