Il Trento Film Festival partner al 43. “Pergine Festival”

Pubblicata il 11/07/2018

Che cosa ci fa sentire parte di un gruppo, di una coppia, di una comunità? Quali relazioni facilitano la creazione di una comunità inclusiva e aperta all’ascolto? Cosa c’è alla base dei rapporti umani, siano essi individuali o sociali? Come ripensare le idee di appartenenza e di relazione attraverso le pratiche artistiche?

Sono questi i temi della 43. edizione di “Pergine Festival” che si sta svolgendo in questi giorni, fino al 15 luglio, nella famosa località della Valsugana e che vede la partecipazione anche del Trento Film Festival in qualità di partner scientifico-culturale.

Il programma della manifestazione affronta i vari temi attraverso diverse discipline artistiche, intrecciandole con una ricerca di relazione tutta nuova con la città e i suoi abitanti.

Dalla perdita del Teatro Tenda nel 2013, il Festival è cambiato radicalmente nella sua struttura e contenuti, e, trovandosi senza uno spazio, ha fatto della città un teatro. Il programma della 43. edizione di Pergine Festival racconta questa trasformazione, rappresentando un vero e proprio invito a partecipare.

La città e i suoi abitanti sono così i veri protagonisti del programma del Festival, ricco di numerosi progetti fortemente partecipativi, tra i quali Atlas Pergine, un viaggio fotografico che si pone l’obiettivo di creare un vero e proprio atlante umano che restituirà alla comunità di Pergine un’immagine di se stessa, scomposta in ritratti e ricomposta in una mostra allestita in Sala Maier. Un invito a costruire nuove relazioni parte dalla prima nazionale.

Dopo il successo di Macinante, al lanificio Dal Sasso, e Via S. Pietro 4, negli spazi dell’Ex Ospedale Psichiatrico, la comunità ed i suoi spazi, diventano nuovamente protagonisti nel nuovo lavoro del collettivo milanese Circolo Bergman dal titolo Stanze, che creerà un percorso audio-guidato all’interno del palazzo storico Gentili Crivelli, finora mai aperto al pubblico, che andrà a raccontare poeticamente i personaggi di una famiglia storica di Pergine Valsugana (tutti i giorni alle ore 18.30, 20 e 22).

Uno sguardo attento al teatro contemporaneo e la volontà di promuovere diverse forme dello spettacolo dal vivo, italiano ed internazionale, guidano le scelte artistiche di questa edizione di Pergine Festival, che privilegia spettacoli caratterizzati da una drammaturgia contemporanea non segnata unicamente dal testo, ma costruita attraverso una sapiente commistione di immagini, suoni, corpi ed oggetti in movimento. Questo il caso della compagnia catalana Agrupación Señor Serrano, vincitrice nel 2015 del Leone d’argento per il teatro, con lo spettacolo Birdie (sabato 14 luglio, 21.30) che accompagnerà il pubblico in una geniale composizione multimediale che unisce l’inarrestabile cammino dei migranti, frammenti del film Gli uccelli di Hitchcock e la pratica del golf. Il nuovo testo di Cristian Ceresoli e il lavoro di Dante Antonelli, sviluppano una parola diretta e dirompente, puntando su un minimalismo scenico ed un lavoro attoriale di altissima qualità.

Cristian Ceresoli, autore dello spettacolo di grande successo La merda, già nel programma dell’edizione 2014 di Pergine Festival, presenterà in anteprima la sua nuova creazione, lisergica e rock, intitolata Happy Hour, interpretata da Silvia Galleranno e Stefano Cenci, per la regia del danese Simon Boberg. Lo spettacolo dipinge un mondo presente, in cui l’idea di appartenenza viene ribaltata per diventare una forma di allegro totalitarismo. Sarà al Teatro Don Bosco domenica 15 alle 20.30. Altra prospettiva sull’idea di relazione, nello specifico sul rapporto a due, viene da Duet.

Davvero originale, inoltre, la performance di Full of Beans, collettivo di Latina, con Nuovo Cinema 500 #Pergine che prevede la realizzazione di un documentario partecipativo su Pergine e l’installazione di una piccola sala cinematografica per due allestita in una vecchia 500

Dal 2012 Pergine Festival ha attivato NO LIMITS, un progetto nato per garantire accessibilità e inclusione a persone con disabilità sia fisica che sensoriale, realizzato grazie alla collaborazione di Anffas Trentino onlus, Coop. CS4, Ente Nazionali Sordi di Trento, Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Trento, Centro Franca Martini, Coop. Handi-CREA, Coop. Senza Barriere, Coop. Vales, MART Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto. Durante i giorni di Festival saranno messi a disposizione servizi gratuiti per persone con bisogni particolari e diverse abilità. Le possibilità sono diverse: l’accesso al trasporto prima e dopo lo spettacolo, l’audiodescrizione o audiointroduzione per Non Vedenti, sottotitoli o servizio di interpretariato della Lingua dei Segni Italiana per Non Udenti. Saranno tre gli spettacoli sottotitolati per Non Vedenti, due quelli proposti con traduzione simultanea in Lingua dei Segni Italiana, quattro gli spettacoli audio-introdotti e uno di questi completo di audio-descrizione. Inoltre, il programma segnala chiaramente l’accessibilità: numerose installazioni sono infatti adatte a qualsiasi tipo di pubblico.