Omaggio a Lothar Brandler
Pubblicata il 22/01/2018
Domani 23 gennaio alle 18:00, allo Spazio Alpino SAT (pianterreno Casa della SAT, via Manci 57, Trento) appuntamento con il Trento Film Festival con la proiezione di tre capolavori del celebre regista-alpinista Lothar Brandler: Die Wand, Direttissima, Una Cordata Europea.
L’evento (ingresso gratuito) è organizzato da SAT e Trento Film Festival nell’ambito del “Laboratorio alpino delle Dolomiti Bene UNESCO”.
Die Wand
(Germania, 1974 – 28’)
Narra la storia di una sconfitta dove il peso delle stagioni si somma al peso degli anni sulle spalle di un uomo che ama la montagna ma si scopre finalmente vinto; film autunnale, che risplende del rapporto d’amore di un uomo con la nuda roccia.
Direttissima
(Germania, 1960 – 22’)
Un giovane alpinista tedesco e la nota guida alpina di Recoaro, Gino Soldà, si danno appuntamento in Lavaredo per ripetere una delle più difficili vie aperte sulla parete nord della Cima Ovest, la Diretissima degli Svizzeri e degli Scoiattoli di Cortina. Il film documenta per intero la straordinaria e difficile ascensione.
Una Cordata Europea
(Germania, 1964 – 15’)
Tre famosi alpinisti, il francese Pierre Mazeaud, il tedesco Winfried Ender e l’italiano Roberto Sorgato, si ritrovano alla base delle Tre Cime di Lavaredo e decidono di unirsi in un’unica cordata, scalando la “Direttissima” della parete Nord della Cima Grande per la via aperta nel 1958 da Lothar Brandler. Con bravura e tecnica perfetta Brandler è riuscito a documentare tutta l’ascensione con sequenze precise, rapide, congeniali alla strapiombante parete.
Lothar Brandler
Nato nel 1936 a Dresda, è una singolare personalità che ha saputo esprimere la propria passione per la montagna, prima in qualità di alpinista estremo e in seguito nelle vesti di regista cinematografico. Dopo avere iniziato a frequentare rocce e pareti verticali, a soli 11 anni, nel 1958, apre la celebre “Direttissima” sulla parete nord della Grande di Lavaredo. Negli anni successivi realizza altre importanti imprese, come la Roda de Vael, la parete nord dell’Eiger e quella delle Grandes Jorasses. Come regista ha girato 130 documentari e tre lungometraggi: è risultato vincitore per ben tre volte al Trento Film Festival negli anni 1964, 1967 e 1974, aggiudicandosi anche altri preziosi riconoscimenti.