GALAHAD OF EVEREST
GALAHAD OF EVEREST
JOHN PAUL DAVIDSON
Germania / 1991 / 67'
GALAHAD OF EVEREST
JOHN PAUL DAVIDSON
Germania / 1991 / 67'

Una ricostruzione cinematografica della storica scalata del monte Everest avvenuta nel 1924, interpretata dall'attore Brian Blessed.
Questo documentario con sequenze recitate ci fa rivivere, con toni molto realistici, tutta la suspense, i momenti di entusiasmo e le catastrofi dell'eroica spedizione originaria. Scomparendo per sempre durante una tormenta, a 250 metri dalla cima del monte Everest, George Mallory diventò eroe e leggenda. Le sue tre spedizioni sul monte più alto del mondo sono state le più temerarie di tutti i tempi. Mallory è stato, probabilmente, addirittura il primo uomo a raggiungere tale vetta, 30 anni prima di Hillary e Tensing.
Per il 53enne Brian Blessed, uno dei più amati attori inglesi dal ragguardevole peso di quasi 100 chili, Mallory non è solo un'ispirazione ma anche l'opportunità di appagare una vera e propria ossessione personale. Blessed ha sognato per molti anni di effettuare un'esplorazione sulle orme di Mallory, al fine di poter comprendere meglio la storia legata a tale mitico personaggio. In questo film egli è mosso dalla speranza di ripeterne le gesta, fino al raggiungimento della vetta più alta del mondo.
Prima dell'inizio di tale spedizione debbono venir affrontati molti preparativi. Il capitano Noel, l'ultimo sopravvissuto della spedizione del 1924, fornisce a Blessed
l'equipaggiamento originale utilizzato negli anni Venti oltre a tutta una serie di preziosi consigli. Altri due famosi alpinisti - Messner e Bonington - lo mettono a parte delle loro esperienze. L'Everest rappresenta, anche per i più esperti, uno sforzo enorme ed una sfida estremamente pericolosa.
Con molto coraggio Blessed parte alla volta di Calcutta. Da lì si sposta verso il nord del Paese viaggiando sui tetti dei vagoni ferroviari. Dopo una breve visita al Dalai Lama trascorre tre settimane nel magico regno del Buthan per acclimatarsi. Pastori tibetani di yak lo conducono al campo- base, da dove gli International Peace Climbers lo aiuteranno a raggiungere la vetta, anche se i loro moderni metodi di scalata supportati dall'alta tecnologia sono in bizzarro contrasto con i vecchi metodi di Mallory.
Spingendosi verso quote più alte Blessed deve vedersela con il freddo, il mal di montagna, la paura e le allucinazioni. Tutto ciò gli fa comprendere la vera grandezza dell'impresa di Mallory, una grandezza ulteriormente sottolineata dai filmati della scalata originale mostratigli dal capitano Noel, da stralci di lettere di Mallory, dai diari di altri componenti di quella sfortunata spedizione e dalla musica originale del tempo. Il tutto, naturalmente, all'ombra della magnificenza e crudeltà del monte Everest.
Per Blessed questo è un ruolo forse più unico che raro e, al contempo, l'appagamento di una passione che lo ha
accompagnato per tutta la vita. E' una sfida che nessun altro ruolo teatrale o cinematografico gli aveva mai dato prima.

"Brian Blessed nei panni di George Mallory è un vero e proprio One Man Show. E il monte Everest fa da palcoscenico. Quanto durerà questo show?! Beh, sarà la montagna stessa a deciderlo..."
John-Paul Davidson

Il 36enne regista londinese John-Paul Davidson ha conosciuto Brian Blessed cinque anni fa. I sue si sono ben presto resi conto di avere una passione in comune, l'alpinismo. Blessed sognava, praticamente fin dall'inizio, di scalare un giorno il monte Everest, seguendo le tracce dell'alpinista inglese George Mallory. Da tale sogno John-Paul è stato presto contagiato.
"Faccio alpinismo da quando ho 15 anni, ma così in alto non ero ancora mai arrivato. Certo, è pericoloso, ma mi sento come fatalmente attratto non solo dalla montagna ma anche dalla missione di Brian. Ce la farà un attore 53enne, con diversi chili di troppo addosso, ad avere la meglio sul monte Everest? la risposta ce la fornirà la montagna stessa".

Regista

JOHN PAUL DAVIDSON

Il regista. John-Paul Davidson è nato a Londra nel 1953, ha studiato arte drammatica, antropologia e cinematografia alle Università di Bristol, San Francisco e in Malesia. Nel 1979 entra alla BBC in qualità di regista. I suoi documentari lo hanno portato in tutto il mondo. E' stato il primo regista a girare il Laos dopo la rivoluzione. Dopo un'attesa durata tre anni ha anche ricevuto il permesso di effettuare riprese in Bhutan per il film "Kingdom of the Thunder Dragon" (The Natural World). Ha diretto, tra l'altro, "Opium - a deadly Harvest" (World About Us), "Saint Genet a Ionesco" (Arena), "Hearts and Minds" e "The Search for El Dorado" (Everyman), "Search for the Yeti" (The Natural World), "Feathered Arrows" (Under The Sun) e "The Storyteller" (Bookmark). Ultimamente ha lavorato con Sting ad un documentario girato nella foresta vergine dell'Amazzonia dal titolo "Flight for the Forest" (Under The Sun). E' stato presente a Trento per la prima volta nel 1989 con "Search for the Yeti", prodotto dalla BBC.

CATALOGO 1992 - 40^ - pag. 91 (Genz. d’Argento miglior opera di alpinismo)