Nel 1957, in una zona remota della regione degli Urali meridionali (al tempo parte dell’URSS), un’esplosione nucleare contaminò un’area vastissima. Oggi, dopo altri incidenti e decenni di gestione irresponsabile degli impianti e delle scorie, la zona contaminata misura 20.000 chilometri quadrati. Il film ritrae la vita delle persone che, abbandonate a loro stesse, abitano ancora oggi lungo il fiume Techa, nel bel mezzo di un placido inferno radioattivo. Un esperimento cinematografico di grande rigore che si avvale di soluzioni visive originalissime per rendere visibile l’invisibile.
Lingua: Russo
Sottotitoli: Italiano, Inglese
Regista
Sebastian Mez
Mez nasce nel 1982 a Essen in Germania. Nel 2007 si iscrive alla "Filmakademie Baden-Württemberg" a Ludwigsburg, con indirizzo regia. Quello stesso anno dirige il suo primo mediometraggio documentario "Do the right thing" sulla pena di morte in Texas, che debutta al Max Ophüls Festival nel 2008. Il suo film "Ein Brief aus Deutschland", che affronta in maniera particolare il tema della schiavitù contemporanea e delle prostituzione in Europa, vince il premio internazionale per i mediometraggi a Visions du Réel a Nyon nel 2011. Vive e lavora a Berlino.
Premi
Galleria
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