Alpinismo al femminile: storie di Guide alpine italiane
Pubblicata il 04/05/2019
Evento in compagnia di Chiara Todesco, autrice del libro “Le signore delle cime”, una raccolta di storie che mettono in risalto cosa significa essere donna nel mondo dell’alpinismo
Le protagoniste assolute dell’incontro di questo pomeriggio sono state le donne. Nella sala affrescata della SOSAT, oggi sabato 4 maggio alle ore 17.30 Chiara Todesco, giornalista specializzata di montagna, sci e turismo, ha avuto il piacere di intervistare alcune delle protagoniste del suo ultimo libro: “Le signore delle cime. Storie di guide alpine al femminile” (2018).
Tra le circa 1200 guide alpine presenti sul territorio italiano, la percentuale femminile si aggira oggi solamente intorno al 2%. Nonostante ciò, Pietro Giglio, presidente del Collegio nazionale delle guide alpine italiane, ha sottolineato che «questa esigua componente femminile porta qualcosa di significativo nel mondo delle guide, una categoria che, specialmente nelle generazioni più anziane, è sempre stata piuttosto maschilista, sebbene inclusiva». A maggior ragione, il libro di Chiara, che espone il tema con grande sensibilità, «esce con grande tempestività in un momento nel quale si sente la necessità di cambiare passo, ora che la guida è diventata a tutti gli effetti un ordine professionale».
Dal Monte Bianco alle Dolomiti, le pagine del libro trasportano il lettore in un viaggio in alta quota il cui intento non è tanto quello di esaltare le grandiose imprese alpinistiche delle guide, o di compararle alle loro controparti maschili, ma quello di raccontare storie ed esperienze quotidiane di donne normali, che tra le altre cose hanno scelto di dedicarsi al mondo dell’alpinismo. Chiara Todesco, assidua frequentatrice del Trento Film Festival, quest’anno ha portato il suo contributo con un libro nato dalla curiosità di incontrare le protagoniste una ad una per indagare sulle loro singole storie, possibilmente nei loro luoghi di vita e di lavoro. Il risultato sono dieci storie, ognuna unica e a sé, accomunate però da una grande passione e determinazione.
Presenti in sala a dialogare con l’autrice le guide alpine Serena Fait e Monica Malgarotto, assieme alle testimonianze virtuali di Anna Torretta e di Renata Rossi, prima donna guida in Italia.
Serena, donna forte nello spirito e nel corpo, viaggiatrice del mondo tra Patagonia, Nepal, Grecia e Thailandia, ha dichiarato che nonostante le difficoltà iniziali, la sua vera forza è stata «la determinazione nel portare a termine tutte le sue sfide personali senza lasciarsi scoraggiare».
Monica invece, da parte sua, ha avuto la fortuna di arrivare molto preparata per la professione e di superare con facilità esami severi, reduce da lunghe spedizioni in montagna in compagnia del marito che la vedevano impegnata per più di una settimana senza scendere a valle. Sempre grazie alla determinazione, e senza lasciare spazio a nessuno, anche Monica si è aggiudicata così il suo titolo di guida alpina.
Una professione certamente impegnativa che dimostra come l’amore per la montagna, il desiderio di libertà, con le rinunce che questa scelta comporta, lascia spazio a tutti e a tutte.
Testo di Chiara Righi
Foto di Stefano Vanucci