Annunciati oggi gli ultimi due riconoscimenti speciali

Pubblicata il 01/09/2020

Il Premio RAI viene assegnato a “Pratomagno” di Gianfranco Bonadies e Paolo Martino, mentre il Premio Università di Trento, Bolzano e Innsbruck a “Croste di polenta”  di Emanuele Bonomi


 

Sono dieci i riconoscimenti speciali del Trento Film Festival offerti da associazioni o enti partner del festival e attribuiti da giurie indipendenti: anche quest’anno i premi e le eventuali menzioni speciali sono stati annunciati direttamente in sala in occasione della proiezione del film premiato.

Oggi al Supercinema Vittoria alle ore 19.00 è stato annunciato il Premio RAI per il miglior documentario d’attualità assegnato dalla Sede Rai di Trento. La Giuria, composta da Sergio Pezzola (Direttore della Sede RAI di Trento), Waimer Walter Perinelli (giornalista) e Giorgio Balducci (Programmista Regista), ha designato vincitore il documentario Pratomagno (di Gianfranco Bonadies, Paolo Martino, Italia, 2019) con la seguente motivazione:

Il documentario realizzato con tecnica mista, recitazione ed animazione, racconta la scelta del giovane gambiano Sulayman, pastore di capre a Pratomagno, sulla dorsale appenninica, di tornare nella sua patria d’origine, lasciando la famiglia dove vive e lavora. Alberto è un bimbo biondo e riccioluto amico di Sulayman. E’ lui che da adulto torna a Pratomagno per farci rivivere una storia d’immigrazione, fatica, ma anche di amicizia e solidarietà, uguale a tante altre. Il mare e la pioggia torrenziale fanno da scenografia: avvolgono i fatti. L’acqua è custode dei ricordi, barriera o sentiero fra continenti, fonte di vita o di morte. La giuria ha apprezzato la sintesi e i diversi piani di narrazione, con il passato recitato ed il presente, cruento e impietoso, affidato all’animazione. La musica accompagna il dialogo sintetico e rarefatto, di persone travolte ma non domate dalla vita.

Oggi è stato assegnato anche il Premio Studenti Università di Trento, Bolzano e Innsbruck, istituito dalle Università di Trento, Bolzano e Innsbruck a un’opera di particolare valore culturale realizzata da un autore di età inferiore ai 33 anni. La giuria internazionale studentesca formata da Riccardo Parola (Università di Trento), Amna Khan (Università di Trento), Luca Scazza (Università di Trento), Isabella Panigada (Università di Bolzano), Judith Prugger (Università di Bolzano), Luisa Maria Heindl (Università di Bolzano), Nicole Pratelli (Università di Innsbruck) e Alberto Geat (Università di Innsbruck) ha deciso di assegnare il premio speciale 2020 proposto da questi enti a Croste di polenta (di Emanuele Bonomi, Italia, UK, 2018) – in sala oggi alle 16.00 al Cinema Nuovo Roma – con la seguente motivazione:

Croste di Polenta riesce a inscenare in modo impressionante ed emozionante l’atmosfera del periodo bellico in Alto Adige attorno al 1915 attraverso l’impiego degli insegnamenti della tradizione cinematografica. Per questo motivo argomenti come appartenenza nazionale e crudeltà della guerra non sono imposti allo spettatore, ma sta a lui decidere se il cortometraggio è una narrazione visiva di due giovani che cercano di sfuggire agli eventi, o se è un invito ad affrontare questi argomenti. La giuria desidera sottolineare in particolare la splendida fotografia delle montagne e la palpabile dedizione con cui è stato prodotto il film.


Foto di Federica Daldon