Con la Fondazione Edmund Mach, il Rifugio Moderno della Scienza si tinge di verde

Pubblicata il 03/05/2019

Clima e salute del bosco: al Caffè scientifico i due ricercatori Cristina Salvadori e Nicola Lo Porta riflettono sulle conseguenze della tempesta Vaia


Torna l’appuntamento giornaliero con il caffè scientifico, questa mattina dedicato ad un tema molto importante per il festival: il bosco. Insieme a Cristina Salvadori e Nicola Lo Porta, ricercatori della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, l’incontro è stato dedicato alla tempesta Vaia, che lo scorso ottobre ha devastato il nord-est dell’Italia. La tempesta ha provocato l’abbattimento di più di 20 mila ettari di bosco, spogliando interi versanti e compromettendone l’equilibrio idrogeologico. Danni difficilmente quantificabili che hanno toccato da vicino la vita delle persone e hanno minato la sicurezza dei centri abitati. In questo momento è però fondamentale non sottovalutare le conseguenze secondarie del “ventomoto”.

«Le aree schiantate – ha affermato Cristina Salvadori – sono aree vulnerabili e corrono il rischio di essere attaccate da insetti dannosi come il bostrico dell’abete rosso. Quest’ultimo è un insetto che agisce sotto la corteccia dell’albero ed è capace di spostarsi e infettare anche le piante vicine, quelle ancora sane e resistenti. Per questo in alcuni casi il danno da bostrico può essere pari al 500% in più rispetto a quello causato dal vento».

Stiamo parlando di ripercussioni molto gravi: gli agenti di danno sono legati tra loro e agli insetti si accompagnano altre forme di microrganismi patogeni, come i funghi. «Nella nostra regione – ha spiegato Nicola Lo Porta – esistono almeno cinque forme di funghi patogeni, funghi che rendono il legno spugnoso e provocano danni gravissimi e non visibili dall’esterno. Il legno infetto diventa inutilizzabile provocando un danno economico fortissimo, basti pesare che il valore del nostro legname è crollato di quasi quattro volte rispetto all’anno scorso. La situazione è particolarmente complessa perché, a causa dei rischi di dissesto e frana, gli alberi spezzati non possono essere rimossi, favorendo il diffondersi di patologie». L’unico intervento possibile rimane quello di tutelare, prevenire ed evitare ulteriori pericoli, sopratutto per le persone che abitano vicino alle aree boschive.

L’incontro, che ha visto una grande partecipazione da parte della cittadinanza, è stato accompagnato da un caffè speciale offerto dal Panificio Moderno, una bevanda energizzante e molto aromatica, uno specialty coffee con infusione a freddo miscelato con una birra allo zenzero e lime.

Testo di Valeria Marchiori

Foto di Lukas Del Giudice