Dai vulcani del mondo alle montagne italiane: assegnati altri due riconoscimenti speciali

Pubblicata il 01/05/2022

Leogra, eredità di un paesaggio di Andrea Colbacchini vince anche il “Premio Solidarietà Cassa di Trento”. Il “Premio Lizard – Viaggio e avventura” è assegnato a Fire of Love di di Sara Dosa.


Domenica 1 maggio sono stati assegnati altri due riconoscimenti speciali offerti da associazioni o enti partner del Festival e attribuiti da giurie indipendenti. I premi sono stati consegnati in occasione della proiezione del film vincitore, direttamente in sala.

Il Premio Lizard – Viaggio e avventura, istituito da Lizard nel 2021 per il film che esprime in maniera più efficace il senso del viaggio inteso come momento di contatto con la natura, con culture, usi, costumi e tradizioni, va a Fire of Love di Sara Dosa (Canada, Stati Uniti / 2022 / 93′): «la storia di Katia e Maurice Krafft racconta l’essenza della vita che si fa tutt’uno con la ricerca, il viaggio e l’avventura. I vulcani con le loro tremende esplosioni e gli spaventosi e affascinanti fiumi di fuoco sono il palcoscenico straordinario di un’esplorazione infinita, ma anche di un rapporto d’amore che sembra non avere confini. Fire of love è un film unico, che fa conoscere una storia unica, che cattura, conquista, emoziona».

Il Premio Solidarietà Cassa di Trento, istituito dalla Cassa di Trento all’opera che meglio sappia interpretare le situazioni di povertà, ingiustizia, emarginazione ed isolamento sociale che, nella solidarietà e nell’aiuto reciproco, possano trovare il loro riscatto, va a Leogra, eredità di un paesaggio di Andrea Colbacchini (Italia / 2022 / 53′), già vincitore ieri del Premio Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO. «Una testimonianza di nuove consapevolezze, nuove opportunità e nuove sensibilità, insieme a timori e fatica, che l’aspra bellezza della montagna concorre ad unire ed associare, nel cammino verso la comprensione della necessità di aiutare sé stessi, e gli altri, nel ritrovare il senso perduto delle cose, l’equilibrio fra giustizia ambientale e sociale, offrendo l’apprendimento di una visione di libertà e di completezza nella ricognizione anche interiore delle proprie anime, arricchite con nuove risorse di dignità umana e valori di affrancamento culturale collettivo», si legge nella motivazione della Giuria, presieduta dal Responsabile dell’Ufficio Soci e Comunicazione Franco Dapor.

 Foto di Alessandro Nardelli.