MontagnaLibri: emozioni tra le pagine nel “salotto” di Trento

Pubblicata il 20/04/2023

Nel pavilion allestito in Piazza Duomo spazio alla 37ª edizione della vetrina internazionale dell’editoria di montagna e a decine di  incontri con autrici e autori. Prosegue la collaborazione con il Premio ITAS del Libro di Montagna, che presenterà i vincitori dell’edizione 2023.


Piazza Duomo è considerato il “salotto buono” di Trento, una delle piazze più belle d’Italia, con la sua pavimentazione in porfido ricca di virtuosismi, i palazzi rinascimentali e il maestoso profilo della Cattedrale: luogo ricco di storia e cultura, spazio ideale dunque per ospitare la sede di MontagnaLibri, la vetrina internazionale dedicata all’editoria, diventata un appuntamento fisso per tutti gli appassionati della letteratura legata ai temi della montagna, dell’esplorazione, dell’avventura e delle culture delle terre alte.

E, come una metaforica matrioska, nel “salotto di Trento” ecco il Salotto Letterario di MontagnaLibri, dove saranno ospitati quotidianamente presentazioni di libri e incontri con autrici e autori, anche grazie all’importante e confermata collaborazione con il Premio ITAS del Libro di Montagna, che in occasione del Festival presenta i libri finalisti e ne premia gli autori. Ma non sarà solo Piazza Duomo a ospitare le “emozioni tra le pagine” di questa edizione: gli incontri letterari troveranno casa al MUSE – Museo delle Scienze, a Le Gallerie di Trento, alla Casa della SAT e in tanti altri luoghi suggestivi della città.

Spazio quindi a Il grande libro delle Alpi, di Lana Bragin, Stefan Spiegel, Tobias Weber e Björn Köcher (Slow Food Editore): gli autori racconteranno il libro vincitore della sezione “Libri per ragazzi” del Premio ITAS 2023: oltre 1000 cartine, infografiche e illustrazioni esplorano l’ambiente alpino in ogni suo aspetto, per esaltare l’immensa diversità che lo popola. Torna al Festival Michil Costa con FuTurismo (Edition Raetia), un accorato appello contro la monocultura turistica, vincitore della sezione “Ricerca e ambiente”. Gioca in casa l’editore trentino Keller, che con I Moosbrugger di Monika Helfer, storia di una famiglia in una remota valle delle montagne austriache, ha vinto la sezione “Vita e storie di montagna”.

Tra gli ospiti più attesi l’esploratore Alex Bellini con il suo Viaggio a Oblivia. Perché potremmo essere ecologisti ma non ci riusciamo? (Feltrinelli), in dialogo con Edoardo Vigna, caporedattore di Pianeta 2030, il mensile del Corriere della Sera dedicato all’ambiente e alla sostenibilità. Alex ha navigato i fiumi più inquinati al mondo portando con sè alcune domande: perché viviamo una tensione tra pensieri, disposizioni e azioni quando la posta in gioco è l’ambiente? E come possiamo superarla in modo efficace? Il libro solleva interrogativi che ci salvano dall’inerzia e ci spingono alla responsabilizzazione. Per Destinazione… Etiopia Jacopo Storni porta a Trento Fratelli. Viaggio al termine dell’Africa (Castelvecchi editore), il racconto intimo e personale della prigionia di cui l’autore è stato vittima in Etiopia, al confine con la Somalia, ma soprattutto la storia di una profonda amicizia senza frontiere tra l’autore, nato nel benessere occidentale, e un coetaneo africano nato in una stamberga in mezzo al deserto. Torna al Festival la scrittrice e attivista per il clima Sara Segantin con il suo ultimo libro, Il cane d’oro (Rizzoli). Un dialogo a più voci sulla complessità del rapporto tra uomo e natura, paesaggio e turismo, da un punto di vista socio-antropologico e cinematografico, farà da presentazione al libro e dvd a cura di Michele Trentini e Mauro Varotto, Alpinestate (Cierre Edizioni). Sarà un gradito ritorno al Festival quello di Tiziano Fratus che presenterà il libro Sutra degli alberi. Meditare in natura nell’Antropocene (Piano B Edizioni), una raccolta di testi e riflessioni, letture e poesie, in cui Fratus intreccia di continuo la ricerca della spiritualità con la dimensione boschiva e silvatica che gli è più familiare.

Molti i libri biografici e autobiografici, a partire dall’ultimo libro di Enrico Camanni Se non dovessi tornare. La vita bruciata di Gary Hemming, alpinista fragile (Mondadori) fino a In montagna sono libero. La mia vita selvaggia di Thomas Huber (Corbaccio Editore), passando per Sulla roccia. La mia montagna di parete in parete (Solferino) della climber e scrittrice scozzese Anna Fleming. Importante appuntamento dedicato alla figura di Giovanna Zangrandi, una donna che ha fatto la sua parte nella storia della Resistenza e della letteratura di montagna: riscopriremo la sua vita attraverso due titoli, Il campo rosso e I giorni veri, che ci avvicinano a una donna e al suo sguardo, contemporaneamente sensibile e tenace.

Come ogni anno, in programma anche diversi appuntamenti in collaborazione con il Cai – Club alpino italiano, socio fondatore del Trento Film Festival. Lo scrittore Davide Longo presenterà Montagna si scrive stampatello (Cai e Salani Editore), un racconto sul tempo che ci concediamo, assaporando la leggerezza del lasciarsi andare, mentre Alberto Rollo porterà Il grande cielo (Cai e Ponte alle Grazie), la storia di un uomo di pianura che ha sempre guardato alla montagna per amor di valico e salita, e di come quell’uomo ha imparato a leggere la montagna, non solo attraverso il cammino, ma anche attraverso la pittura, la musica e la memoria locale.

Spazio anche ai progetti in collaborazione con Montura, tra cui Và sentiero. In cammino per le terre alte d’italia (Rizzoli), con gli autori Sara Furlanetto e Yuri Basilicò, e L’adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica, con la Presidente Associazione Forte di Bard, Ornella Badery, il Responsabile di Montura Editing Roberto Bombarda e Michele Freppaz, docente di Pedologia e Nivologia all’Università di Torino: un confronto a più voci sui cambiamenti climatici in atto e sul destino dei ghiacciai.