“Tra Cinema e Natura”: un’opportunità di didattica online!

Pubblicata il 10/04/2020

Il kit didattico che promuove gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 ora è disponibile anche in streaming: una nuova possibilità per insegnanti e studenti che, in questa fase emergenziale, fanno lezioni da remoto


Il Trento Film Festival ha una vera e propria sezione indipendente dedicata alle scuole, agli insegnanti, ai bambini e alle famiglie: si tratta del T4Future (Trento Film Festival For Future), un ricco programma di proiezioni, laboratori di educazione all’immagine e attività pensato per promuovere lo sviluppo sostenibile, la tutela della montagna e l’educazione alla cittadinanza globale.

T4Future prevede anche attività formative rivolte ai docenti nel corso di tutto l’anno scolastico e la messa a disposizione di un kit didattico realizzato con l’intento di promuovere l’utilizzo dell’audiovisivo come strumento educativo e di mettere a disposizione del mondo scolastico il patrimonio dell’archivio cinematografico del Trento Film Festival.

Il kit didattico Tra Cinema e Natura. Formazione allo sviluppo sostenibile offre agli insegnanti spunti per promuovere competenze trasversali in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile individuati dall’ONU nell’Agenda 2030, facilitando l’utilizzo di opere audiovisive – corti, animazioni, documentari – a cui sono abbinate proposte relative ad attività didattiche mirate e collaudate.

Realizzato dal Trento Film Festival in collaborazione con il Centro per la Cooperazione Internazionale grazie al sostegno del CAI – Club Alpino Italiano e con i patrocini di ASVIS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, IPRASE e Provincia autonoma di Trento – Agenda 2030, il kit didattico fornisce una guida e dei suggerimenti che gli insegnanti possono selezionare e adattare in base ai contesti di apprendimento concreti.

Dalla presentazione del kit ad oggi sono pervenute oltre 100 richieste da parte di insegnanti da tutto il territorio nazionale, oltre a due richieste da parte di insegnanti che operano all’estero: Barcellona (Spagna) e Monterey (California USA) che hanno la possibilità di utilizzare questo strumento con studenti stranieri grazie al fatto che i film sono proposti in lingua originale (con sottotitoli a cura del Trento Film Festival per gli studenti italiani). La stima del numero di studenti coinvolti fino ad ora è di circa 2500.

Il kit, pensato inizialmente per l’utilizzo in aula, si è dimostrato estremamente duttile e adattabile all’emergenza che stiamo vivendo attraverso il suo possibile utilizzo in streaming. Il Festival ha offerto quindi agli insegnanti l’opportunità di selezionare – in fase di richiesta – la modalità streaming e di attivare così la possibilità di far visionare agli studenti che fanno lezione da remoto i film presentati all’interno del kit.

Il primo insegnante a sfruttare questa possibilità è stato Christian Giacomozzi dell’Istituto Comprensivo di Cavalese, che ai suoi studenti di terza media ha proposto la visione di Agri and the Mountain (Hasan Serin, Turchia / 2013 / 14′).

Questo il suo commento, al termine dell’esperienza didattica: «In questo periodo di didattica a distanza è sempre interessante costruire momenti di riflessione attraverso vie e mezzi prima mai sperimentati. Accanto a videolezioni e compiti sulle piattaforme, mi è sembrata molto bella l’opportunità, offerta dal Trento Film Festival, di lavorare sul tema dello sviluppo sostenibile progettando un “cineforum online”, che ho proposto ai miei studenti della 3A della Scuola Secondaria di Primo Grado di Cavalese. In 45 minuti di videolezione è stato possibile svolgere l’intera attività. I ragazzi si sono collegati con me e, dopo l’appello, ho introdotto alcuni aspetti generali del tema – il concetto di sviluppo sostenibile, l’importanza dell’istruzione e i disagi di alcune aree del mondo, l’articolo 34 della Costituzione Italiana sul diritto all’istruzione – per poi leggere la descrizione del film che di lì a poco avrei proposto, traendola dal kit didattico. Terminata l’introduzione, i ragazzi si sono concentrati sulla visione del documentario, utilizzando i link diretti messi a disposizione dal Festival. Alla fine della proiezione, la classe si è ricompattata in videocollegamento. Abbiamo commentato insieme i punti principali del video, lasciando emergere riflessioni e sensazioni che hanno dato vita anche a interessanti collegamenti con la situazione attuale. In questo caso, l’emergenza sanitaria in corso ha fatto maturare la percezione di come, nel nostro Paese, sia comunque garantito a buoni livelli un servizio primario quale l’istruzione, che da molte altre parti, già traballante, è saltato del tutto. Lo sviluppo sostenibile parte dalla capacità di cogliere le disuguaglianze, per poi combatterle: è empatia, e il cinema, con la sua naturale inclinazione a far identificare lo spettatore nella storia narrata, aiuta a mettersi nei panni dell’altro e a riflettere. In conclusione dell’attività, ho mandato agli studenti una scheda per completare l’analisi del film, ricavandola sempre dal kit. Cito, tra le tante, una frase molto bella che ho raccolto dalle schede dei miei studenti: “Diritti come la scuola dovrebbero spettare a tutti, essere presenti nella vita di tutti, per far sì che venga garantito un futuro ai giovani del mondo, per poter garantire uno sviluppo globale al mondo”».