Edizione 2024
Vincitori
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PREMIO CINEMAMORE
Bambini di Frontiera Manu Gerosa
Protagonista muto del docufilm è l’istituto De Gasperi sul M.te Bondone, peculiare collegio per “orfani temporanei", che dal 1957 al 1996 ha ospitato i figli dei lavoratori italiani emigrati in Germania. Interviste e materiali d’archivio compongono, con la sensibilità propria del regista, un racconto di frontiera in cui si stratificano i diversi vissuti. Le voci dei bambini di allora, oggi donne e uomini, riportano in vita quel luogo ormai abbandonato che per un po’ hanno chiamato casa.
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PREMIO “MARIO BELLO”
The Great White Whale Michael Dillon
Chi non vorrebbe essere in una storia di un bardo? Chi non vorrebbe avere dei compagni che anche nelle tempeste degli elementi sanno essere solidali con ancora in tasca un sorriso? Chi non vorrebbe essere narrato in un film dove avventura, amicizia, desiderio di conoscenza si intrecciano con sapienza e anche leggerezza?
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Premio del pubblico Miglior Film di Alpinismo - Rotari
Monte Corno - Pareva che io fussi in aria Luca Cococcetta
Film di alpinismo, arrampicata e avventura, di qualsiasi durata, più votato dal pubblico tra tutti i film in programma.
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Premio della Giuria
Diciassette Thomas Horat
La storia degli uomini, delle donne e la memoria dei luoghi armoniosamente si combinano nelle parole di Antonietta. I suoi ricordi ci riportano al momento in cui in Italia è stata necessaria una scelta. Diciassette ci dice come la scelta dell'antifascismo di una giovane partigiana abbia consapevolmente contribuito alla libertà delle generazioni che seguirono.
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Genziana d’Argento - Miglior Cortometraggio
Postcards from the Verge Natalia Koniarz
Una giovane coppia polacca compie un lungo viaggio in bicicletta attraverso le Ande. Tra tempeste di fulmini, freddo intenso e l’incredibile impegno fisico, la difficoltà dell’impresa è evidente. Nonostante la crescente tensione tra i due, il viaggio diventa anche un modo per conoscersi meglio. Con riprese mozzafiato del deserto montano che si estende a perdita d’occhio, il film è una storia, visivamente straordinaria, di crescita e di consolidamento di una relazione nel bel mezzo di una crisi.
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Genziana d’Argento – Miglior Contributo Tecnico-Artistico
Body of a Line Henna Taylor
La nuova avventura documentaria di Henna Taylor racconta la scalata del Dunn-Westboy Direct sul Longs Peak, portata a compimento da Madaleine Sorkin nel corso di un’intera giornata in parete. Una narrazione accorata, che tiene conto dei continui tentativi della Sorkin di raggiungere la vetta senza mai cadere. Per parafrasare Madaleine, Body of a Line "sembra una sinfonia che si muove nel nostro corpo".
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Genziana d’Oro Miglior Film di Esplorazione o Avventura - Premio “Città di Bolzano”
The Great White Whale Michael Dillon
Per il coraggio, l'intraprendenza della troupe, il clima di cameratismo che traspare dai racconti dei protagonisti e l'uso sapiente degli archivi. The Great White Whale non è solo il primo tentativo riuscito di scalare la vetta del Big Ben. È anche il valore metaforico di un orizzonte lontano da percorrere collettivamente, facendo tesoro delle esperienze di chi ci ha preceduto nelle stesse sfide. Ci ricorda che non c'è niente di più rischioso del non fare nulla e che quello che rimpiangeremo quando saremo troppo stanchi e vecchi sono le possibilità non colte.
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Genziana d’Oro Miglior Film di Alpinismo - Premio del Club Alpino Italiano
Le fils du chasseur Juliette Riccaboni
Le fils du chasseur presenta la commovente vicenda di un giovane svizzero di origini marocchine animato dal desiderio di rientrare in contatto con il padre. La sua ricerca incontra momenti di straordinaria verità sulla vita del padre e del suo vecchio amico Charlot, riconnettendo il pubblico a tutti coloro che, in un modo o nell’altro, vengono lasciati indietro nella società.
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Genziana d’Oro Miglior Film - Gran Premio “Città di Trento”
Un pasteur Louis Hanquet
Il film offre l’ipnotizzante ritratto di un giovane uomo e della sua scelta esistenziale, capace di lasciarci tutti ammirati. Il regista cattura diversi momenti nella vita di Felix, circondato dai suoi animali, siano essi cani o pecore, di cui sa prendersi cura in maniera sensibile e attenta. Nella visione d’insieme che ci offre, Un pasteur ci richiama al rispetto e all’umiltà di fronte a una comunità composta da animali, uomini e natura che coesistono in armonia.
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Premio T4Future
Things Unheard Of Ramazan Kiliç
È un film caratterizzato da un’estetica curata, bilanciata e piacevole per lo spettatore; La trama testimonia una cultura che ci è lontana, nonostante ciò veniamo immersi emotivamente in essa, il tutto con grande scorrevolezza e ottimo ritmo. Ci ha colpito l’utilizzo originale dell’elemento della TV, che da semplice oggetto di scena diventa strumento per trasmettere un messaggio molto profondo.
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Premio EUSALP. Quello che mi tiene qui
Velovelodico Alessandro Anderloni
Per la capacità, attraverso un'innovativa costruzione del film, di saper valorizzare gli aspetti pregnanti e positivi del vivere in montagna e dello stare in comunità anche grazie all'importanza delle iniziative culturali e della collaborazione intergenerazionale. Velo Veronese diventa simbolo di tutte le comunità di montagna, soprattutto quelle fuori dai circuiti del turismo di massa, che, in epoca post-covid, possono diventare oggetti di interesse per qualità della vita e opportunità di chi cerca rifugio dal caos della città. Il film, secondo la giuria, ha il pregio di far rivivere, senza nostalgia, l'infanzia di chi è nato nei piccoli paesi alpini e, per chi invece è nato in città, di farne percepire con piacere e una punta di invidia la genuinità.
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Premio "Città di Imola"
Marmolada - Madre Roccia Matteo Maggi, Cristiana Pecci
È lo sguardo travolgente sulle vertiginose placche della parete sud della Marmolada ad ospitare la conquista di “Madre Roccia”, una via per lungo tempo irrisolta, unica e inaccessibile. Quattro forti alpinisti e quattro le generazioni a confronto, perfetta combinazione di tecnica, intuito, fantasia, talento e ironia. Oltre al puro e avvincente senso di avventura verticale, la pellicola evidenzia poi le gravi fragilità del nostro patrimonio naturale a causa dell’inesorabile cambiamento climatico, anche grazie alla testimonianza dai rifugisti della Val Ombretta, fondamentale presidio e memoria storica della Regina delle Dolomiti.
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Premio Ritter Sport - Emozione in Montagna
Keep it Burning Guillaume Broust
Questo film sa mettere in scena la passione e lo spirito di avventura che guida Edu Marin, aiutato dal fratello Alex e dal padre Novato, nell’ascesa in libera dell’Eternal Flame, sullo sperone sud della “Nameless tower” in Pakistan. Una storia dove le difficoltà alpinistiche e le condizioni meteorologiche poco favorevoli mettono in luce un rapporto familiare basato sulla fiducia, il rispetto e l’amore. Emozionante ed avvincente anche per le affascinanti inquadrature in una delle catene montuose più spettacolari al mondo.
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Premio Green Film
The Ice Builders Francesco Clerici, Tommaso Barbaro
Raccontato in modo efficace e coinvolgente, sensibilizza su una particolare strategia di adattamento climatico dal basso, basata sulla conoscenza locale di una comunità montana che ha pienamente compreso la necessità di cambiare paradigma per aver vissuto le conseguenze della crisi climatica sulla propria pelle.
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Premio Amelia de Eccher
Postcards from the Verge Natalia Koniarz
Dietro l'apparenza di una semplice avventura in bicicletta prende forma con delicatezza la storia di un ragazzo che fugge dal dolore del divorzio dei genitori in un viaggio nel remoto, sia paesaggistico che emotivo, insieme a quello che spera sarà l'amore della sua vita. Bellissima fotografia e grande capacità narrativa di una regista che con semplicità ed equilibrio ci coinvolge e ci trasporta in una poetica avventura alla ricerca del sé.
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Premio Cinema per i diritti umani
Mrs. Iran's Husband Marjan Khosravi Baledi
For its ability to deal with the subject of gender discrimination with toughness, but honesty and correctness, in a society still marked by patriarchal features, exploring the complexity of a reality too often simplified by our media. For its intelligence in dealing with the cultural changes underway in Iran with sensitivity, through language and scenography. For the sense of hope it transmits, highlighting the different attitudes characterising two women belonging to different generations.
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Premio Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO
Contadini di Confine / Grenzbauern Michele Trentini
Il filmato ripropone il tema della “resistenza” sulle terre alte, in questo caso basata su un allevamento portato avanti con sistemi tradizionali e una meccanizzazione ancora “a misura d’uomo”, che, grazie anche alla ricchezza del pascolo di montagna, consentono la produzione di un formaggio di pregio come il “Trentingrana”. Apprezzabile la scelta delle interviste fatte quasi sempre alla coppia. Da sottolineare infine il tema del confine che esiste politicamente, ma non nel sentire delle persone.
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Premio Museo etnografico trentino San Michele
Velovelodico Alessandro Anderloni
“It's no good, your home town remains the place where you grew up”: this is the emblematic opening of Velovelodico, the common thread underlying the experiences masterfully narrated through profound and intimate dialogue between Anderloni and thirteen interweaving voices to create a diaphanous fabric; a subtle fabric encompassing emotions, hopes and experiences forged by life in the mountains, comparing the past, present and future.
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Premio Antropocene MUSE
Death of a mountain Nuno Escudeiro
By mixing period footage and current affairs, a narration is created falling between reality and metaphor, showing the protagonist's disenchantment with the mountains. From the idyllic site of childhood memories, the mountains become a frontier land and place of conflict, where problems apparently distant from global affairs become dramatically close and tangible, inevitably involving the inhabitants of these places.
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Premio Studenti Università di Trento, Bolzano e Innsbruck
Wheels On The Bus Surya Shahi
Per la narrazione chiara e entusiasmante di tematiche delicate con cui il regista è riuscito a far immergere lo spettatore all’interno della storia. La giuria ha voluto premiare la sensibilità e la cura dell’immagine. La scelta delle inquadrature, del suono e del montaggio hanno contribuito a delineare una storia con personaggi dotati di spessore narrativo mantenendo un equilibrio tra profondità e leggerezza.
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Premio Solidarietà Banca per il Trentino - Alto Adige
The Ice Builders Francesco Clerici, Tommaso Barbaro
L'impegno degli abitanti del territorio dello Zanskar, assoggettati ai ghiacciai che forniscono loro acqua per coltivazioni ed allevamento, affrontano il cambiamento climatico e le esternalità negative della ricorrente siccità unendo le forze per costruire, con ingegno e paziente solidarietà, piccoli ghiacciai artificiali ad alimentare le falde acquifere, manifestando concretamente che cose ed esistenze sono interdipendenti e collegate.
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Premio RAI Trento
Il Ritorno del Lupo Niccolò Barca, Tommaso Merighi
Nel documentario si raccontano con immagini originali e interviste, le vicende ambientali e sociologiche legate alla ricomparsa dei lupi sulle Alpi da dove erano scomparsi da quasi un secolo. Non tutti sono contenti e fra questi in particolare, quanti vivono e lavorano sui monti. Il racconto si avvale di un linguaggio semplice, immediato per descrivere un animale affascinante e la precaria convivenza con l’uomo in un ambiente sempre più antropizzato dove pascolano animali domestici. La vicenda si svolge per capitoli e si conclude con l’augurio che venga trovato il giusto equilibrio fra l’uomo e questo suo grande antagonista.
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Premio del pubblico Miglior Lungometraggio DAO - CONAD
Segnali di vita Leandro Picarella
Film più votato dal pubblico tra i documentari lungometraggi in Concorso.