TERRE AL BIVIO
Le opere di Serena Battisti esposte in questa mostra traggono ispirazione da alcuni documentari proiettati nelle ultime edizioni del Trento Film Festival e rielaborano in senso creativo le emozioni e le riflessioni scaturite dalla loro visione. L’artista cerca di risalire all’essenza dei gesti, dei pensieri dei personaggi dei documentari, delle loro vicende personali e di quelle corali delle “Terre Alte” in cui risiedono – dal Tibet alla Bolivia, dall’Iran alla Corea del Sud – fissandole poi su tela come scatti di un viaggio, istantanee di incontri fortuiti ma significativi. Cristallizzando quegli attimi in senso cinematografico, l’artista ambisce a estrapolarne un messaggio universale, dalla forte vocazione sociale, invitando lo spettatore a sostare davanti alle opere e prendersi del tempo per riflettere, per esplorare le proprie reazioni ed emozioni.
Questo progetto espositivo ha il duplice obiettivo di dare voce ai popoli delle Terre Alte, chiamati a misurarsi con un futuro i cui lineamenti sono ancora confusi, e di evidenziare le problematiche ambientali del nostro tempo e la responsabilità che ciascuno di noi ha nei confronti del pianeta. Duplice è anche l’articolazione del percorso, le cui due opere di apertura – dedicate al territorio indiano del Ladakh – pongono il visitatore dinanzi a un bivio concreto: da un lato si è chiamati a indagare le sfide sociali ed economiche dell’epoca contemporanea e le loro ricadute sui popoli e sulle tradizioni delle Terre Alte; dall’altro si è spinti a esplorare l’inquietudine di fronte alla crisi ambientale che minaccia il presente e il futuro dell’umanità e che ci chiama a un’assunzione di responsabilità, in primo luogo a livello individuale.
Nata a Rovereto nel 1958, Serena Battisti pone la sua arte al servizio di tematiche sociali e di attualità, assecondando l’esigenza interiore di dar voce alle vicende degli uomini, a cominciare dai più deboli, dagli emarginati, dai discriminati. Con uno stile che alterna gesti decisi e tratti più distesi, colori acrilici e pittura a olio, l’artista vuole mantenersi sul crinale tra impulsività emotiva e lucida analisi di fronte alle sfide dell’attualità. Convinta che l’arte rappresenti un importante veicolo di sensibilizzazione sulle problematiche contemporanee, un’occasione di dialogo e di confronto più che un mero esercizio estetico, in questa mostra Serena Battisti invita lo spettatore a un’esperienza immersiva, arricchendo lo spazio espositivo di suoni utili alla riflessione e alla contemplazione. Concludono il percorso – come in un documentario – i “titoli di coda”, che ricongiungono i fili dell’esperienza e accompagnano il visitatore a ritornare nel mondo con uno sguardo nuovo e più consapevole.
