A “Legado italiano” il Premio RAI 2021
Pubblicata il 09/05/2021
L’ultimo riconoscimento speciale di questa 69. edizione è stato annunciato oggi in Sala 2 al Modena.
I vincitori delle Genziane sono stati annunciati ieri, ma la 69. edizione del Trento Film Festival non è ancora finita e c’è ancora spazio per l’annuncio e la consegna di un riconoscimento speciale.
Oggi in Sala 2 al Modena è stato annunciato il Premio RAI al miglior documentario d’attualità, assegnato dalla Sede RAI di Trento. La giuria composta da Sergio Pezzola (Direttore della Sede RAI di Trento), Waimer Walter Perinelli (giornalista) e Giorgio Balducci (Programmista Regista) ha designato vincitore del premio 2021 Legado Italiano di Márcia Monteiro (Brasile/2020/84′), un documentario che racconta la storia, il presente e il futuro dell’emigrazione trentina e veneta nella regione montuosa meridionale di Serra Gaúcha in Brasile, concentrandosi sulle influenze linguistiche, culturali e quelle legate ad un prodotto tipicamente Italiano: il vino.
«Il film è un guanto bianco da un lato e nero sul rovescio. Il primo ritrae generazioni di boscaioli e contadini che disboscarono e dissodarono le foreste, coltivando la vite e producendo il vino oggi orgoglio del Brasile. La loro eredità è al tempo stesso un prodotto e un messaggio. L’altro lato è la storia di persone che subirono soprusi, in patria e fuori, per attraversare l’Atlantico, alla ricerca di un futuro migliore. Il film narra di storie di coraggio e successo ma anche di sfruttamento ed è di grande attualità: è sufficiente, infatti, cambiare il colore della pelle, attraversare il Mar Mediterraneo al posto dell’Oceano Atlantico, per trovare storie simili, la cui eredità ci sarà certamente nel prossimo futuro. Il film, ricco di significative testimonianze, chiude con un filo di rammarico per la scelta di molti giovani di lasciare la campagna per andare in città. Un’occasione per apprezzare la storia, le belle immagini, le interviste e, soprattutto, “meditare”», si legge nelle motivazioni della giuria.
Foto di Alessandro Nardelli.